Batteri specchio, cosa sono e perché 38 scienziati chiedono di fermare la ricerca
Salute e BenessereUn gruppo internazionale di premi Nobel e altri esperti segnala un nuovo rischio: questi organismi sintetici creati utilizzando immagini speculari di molecole naturali potrebbero rappresentare una minaccia senza precedenti per la vita sulla Terra
All'allarme lanciato da tempo dagli scienziati sui cosidetti super-batteri, microrganismi resistenti ai farmaci che già oggi provocano circa un milione di morti l’anno, oggi se ne aggiunge un altro legato a un nuovo rischio, altrettanto inquietante: quello per i batteri specchio. Si tratta di organismi sintetici, creati con immagini speculari di molecole naturali, e potrebbero scatenare infezioni letali e incontrollabili, mettendo a repentaglio la salute umana, animale e vegetale. L’appello arriva da un gruppo di 38 esperti di fama mondiale, tra cui alcuni premi Nobel, che invitano a sospendere immediatamente le ricerche in questo campo.
Il documento dei 38 esperti di fama mondiale
Con un documento di 299 pagine, accompagnato da un commento sulla rivista Science, questi scienziati hanno messo in guardia chi studia questi organismi. Il timore principale è che i batteri specchio possano insediarsi nell’ambiente e superare le difese immunitarie di organismi naturali, esponendo esseri umani, animali e piante a infezioni letali. Sebbene la creazione di un microbo specchio vitale sia ancora lontana – si stima che potrebbero servire almeno 10 anni – i 38 ricercatori chiedono comunque di sospendere ogni studio in questa direzione. “La minaccia è senza precedenti,” ha dichiarato il Professor Vaughn Cooper, biologo evoluzionista dell’Università di Pittsburgh. “I batteri specchio probabilmente eluderebbero molte risposte del sistema immunitario e causerebbero infezioni letali che si diffonderebbero senza controllo.” A sostegno dell’appello anche il dottor Craig Venter, pioniere nel sequenziamento del genoma umano, e i premi Nobel Greg Winter e Jack Szostak.
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I batteri specchio potrebbero curare le malattie croniche
La ricerca sui batteri specchio mira a sviluppare nuove terapie per malattie croniche e difficili da curare. Finora, gli scienziati hanno creato grandi molecole speculari per studiarle più da vicino. Tuttavia, la realizzazione di un intero organismo specchio va oltre le conoscenze attuali. Un problema centrale è rappresentato dalla sicurezza. Come contenere organismi di questo tipo per evitare disastri ambientali e sanitari? Gli autori del rapporto sono chiari: “A meno che non emergano prove convincenti che la vita “specchio” non rappresenti un pericolo straordinario, crediamo che i batteri specchio non debbano essere creati, nemmeno con misure di biocontenimento ingegnerizzate.” Inoltre, i 38 scienziati chiedono che i finanziatori della ricerca dovrebbero chiarire che non sosterranno tali lavori.
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La comunità scientifica davanti a un bivio
Il professor Paul Freemont dell’Imperial College di Londra, pur non coinvolto nel rapporto, ha definito la pubblicazione un “eccellente esempio di ricerca e innovazione responsabili”. Ha aggiunto che è fondamentale avviare un dibattito aperto e trasparente sullo sviluppo di organismi specchio, sottolineando anche la necessità di esplorare i potenziali usi positivi di questa chimica nei sistemi biologici, sebbene in modo regolamentato. La comunità scientifica si trova di fronte a una scelta critica: continuare a esplorare una tecnologia potenzialmente rivoluzionaria, ma con rischi immensi, o sospendere le ricerche per evitare possibili catastrofi.