
Luca Morisi, chi lo attacca e chi lo difende: le posizioni politiche
L'indagine per presunta cessione di droga, a carico dell'ex responsabile della comunicazione web e social di Matteo Salvini, ha aperto un ampio dibattito. Il centrodestra solleva dubbi sulla tempestività della notizia alla vigilia delle elezioni, il centrosinistra attacca l'ambiguità del leader della Lega sul tema della droga. Ma sul caso non sono intervenuti soltanto esponenti politici

La vicenda che vede coinvolto Luca Morisi, ex responsabile della comunicazione web e social di Matteo Salvini, indagato per presunta cessione di droga ha aperto un ampio dibattito, non solo fra esponenti politici, con diverse posizioni in campo. Ecco quali sono le principali
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SALVINI: GUARDONISMO IMBARAZZANTE - "Mi sembra che ci sia un'operazione di guardonismo imbarazzante", ha detto Matteo Salvini. "Non ci sono reati, non sono vicende politiche. Per quello che riguarda l'uso di sostanze stupefacenti - ha aggiunto - io condanno lo spaccio di droga. Chi consuma droga sbaglia e fa del male a se stesso. Pd e 5 Stelle che vorrebbero legalizzare alcune droghe non fanno un buon servizio". Per il leader leghista, "qualcuno da una settimana massacra o prova a disturbare Salvini e la Lega in campagna elettorale su vicende di vita privata"
Chi è Luca Morisi
CONTE: NON GIUDICO, MA DA SALVINI DUE PESI E DUE MISURE - "Sulla vicenda personale non giudico, anche perché è di rilievo penale, facciamo che le inchieste facciano il loro corso". Così il leader M5s Giuseppe Conte sul caso di Luca Morisi. "Certo - ha sottolineato - noto che Salvini quando si tratta di amici o colleghi di partito ha un metro di giudizio meno severo rispetto a coloro che non sono amici o addirittura sono di un colore diverso"
Caso Morisi, come è partita l'inchiesta
MELONI: DOPPIOPESISMO DI CERTA SINISTRA - "Queste cose in Italia devono fare riflettere parecchio. C'è un doppiopesismo di certa sinistra sugli affari degli altri: quando tocca uno di loro è un fatto personale, quando tocca il centrodestra attaccano tutti i giorni". È la posizione della leader di Fdi, Giorgia Meloni, sul caso Morisi. "Non giudico le scelte personali - sottolinea -. Oltretutto sono fatti risalenti al 14 di agosto: si vota tra una settimana, è normale questo tempismo nel far uscire queste notizie?"
Morisi, Salvini: "Attacco alla Lega a pochi giorni dal voto"
RENZI: NOI DIVERSI DA CHI SPARGE ODIO SUI SOCIAL - "Luca Morisi è il padre della Bestia, la struttura social di Matteo Salvini e della Lega. Lui è stato il cervello ideatore di tutte le aggressioni personali contro di me e contro di noi nella scorsa legislatura. Oggi Morisi è in difficoltà. Invito tutti a mostrarsi per quello che siamo: diversi da chi sparge odio sui social. Non faremo a Morisi quello che la Bestia ha fatto a noi in vicende molto meno serie". Così il leader Iv Matteo Renzi
Morisi, un ragazzo coinvolto: "Quella notte mi ha distrutto la vita"
GELMINI: TEMPISTICA SOSPETTA - "Sono sempre molto cauta nell'affrontare vicende che forse in questo caso non sono neppure giudiziarie, perché i risvolti penali sono tutti da vedere e da chiarire. Ho un approccio garantista sempre, anche nei confronti degli avversari politici, quindi a maggior ragione nei confronti di una vicenda ad oggi di scarsa rilevanza penale e con una tempistica un po' sospetta, a una settimana dal voto". Così la ministra Mariastella Gelmini ha commentato la vicenda Morisi

NENCINI: NON HO LACRIME PER MORISI - "Io non ho lacrime per Morisi perché ha distrutto la vita di persone perbene attraverso la Bestia". Lo ha detto il senatore Riccardo Nencini (Psi), presidente della 7/a Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali). "Morisi - ha proseguito Nencini - forse dovrebbe fare un po' di penitenza, non soltanto chiedere scusa. Quel linguaggio oggi viene moltiplicato dai social"

FEDRIGA: ATTACCO ALLA LEGA IN VISTA DEL VOTO - "È chiaro che a una settimana dal voto non serve uno statista per capire che siamo di fronte a un attacco feroce alla Lega, dove vengono utilizzati la vita e gli errori delle persone", Così il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha commentato il caso di Luca Morisi. "Non capisco cosa possano c'entrare dal punto di vista politico con la Lega i fatti personali di chi seguiva la comunicazione social", ha detto Fedriga

PROVENZANO: SPUDORATA DOPPIA MORALE DI SALVINI - L'indagine su Luca Morisi "è una vicenda personale, ma non mi unisco al coro ipocrita di queste ore. Morisi è stato un uomo di potere, un cardine della Lega di Salvini, dal Viminale ha guidato una macchina responsabile del linguaggio di odio che si è riversato sul Paese. E del dolore inflitto a chiunque finisse sotto la sua Bestia". Lo ha detto il vicesegretario Pd, Giuseppe Provenzano, puntando il dito contro "la spudorata doppia morale di Salvini. Basti ricordare le parole usate nei confronti di Stefano Cucchi"

LAPO ELKANN: SALVINI MI ATTACCÒ, SPERO NON ACCADA A LUI - Non solo politici sono intervenuti sulla vicenda Morisi. "Una volta Salvini per attaccarmi disse che facevo 'dichiarazioni stupefacenti' e poi venni travolto sui social. Mi piacerebbe che oggi non accadesse a lui ed ai suoi collaboratori lo stesso. L'odio genera odio. Nessuno di noi è Maestro, siamo tutti peccatori", ha scritto su Twitter Lapo Elkann

FEDEZ: SALVINI 'EROE CONTEMPORANEO' - Anche Fedez ha attaccato il leader della Lega su Instagram: "Questa è la storia di un eroe contemporaneo, un uomo che ha sacrificato la sua intera vita a contrastare la piaga sociale delle droghe, un uomo che andava in giro a citofonare a casa della gente 'scusi lei spaccia?' o che commentava la sentenza Cucchi 'la droga fa male' . Oggi scopre di avere avuto al suo fianco un drogato ma che magicamente non diventa 'un drogato', uno di quelli tipo scarto della società ma che diventa un amico da aiutare a rialzarsi..."

ILARIA CUCCHI: PERDONO, PERÒ STEFANO LO HANNO AMMAZZATO - "Perdono (Morisi, ndr) perché mi piace pensare che abbia capito e che ora condivida la disperazione che portiamo sulle spalle. Lo perdono. Sì. Però Stefano lo hanno ammazzato". Sono le parole di Ilaria Cucchi in un post su Facebook a proposito dell'indagine che vede coinvolto Luca Morisi