
Green pass a scuola: come funzionerà la piattaforma per i controlli del personale
Dal 13 settembre sarà attivo il sistema che sostituirà i controlli manuali con la app VerificaC19. Permetterà ai presidi di verificare ogni giorno la validità dei certificati verdi dei dipendenti scolastici. Al quinto di irregolarità scatta la sospensione senza stipendio. Polemiche per l'obbligo del Green pass tra i docenti universitari

Gli studenti dell’Alto Adige sono già tornati a scuola, mentre da lunedì 13 settembre sarà il turno di quelli di altre dieci regioni italiane. Dallo stesso giorno dovrebbe essere pronta la piattaforma che permetterà ai presidi di controllare la validità dei Green pass del personale scolastico, principale novità contro il Covid-19 del semestre che sta per iniziare
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Al momento i controlli sono manuali, effettuati con la App VerificaC19. La soluzione tecnica fornita da Sogei ed elaborata dal governo e dal Garante per la Privacy velocizzerà la procedura che gli 8.100 presidi italiani dovranno seguire quotidianamente
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La piattaforma farà dialogare il Sistema informativo dell'istruzione (Sidi) con la Piattaforma nazionale digital green certificate (Pndgc). Collegatisi al Sidi, ai presidi comparirà una schermata con i codici fiscali del personale presente a scuola
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L’elenco del personale sarà identificato con un semaforo verde o rosso. Qualora fosse rosso, vorrebbe dire che il Green pass dell’interessato è scaduto o non valido. Al quinto giorno di rosso scatterà la sospensione dal servizio senza stipendio
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La novità è stata ben accolta dai presidi, che anzi lamentano un ritardo nel suo arrivo. "Sarebbe stato preferibile avere già oggi la Super app (come viene chiamata la nuova piattaforma). Così non è stato, speriamo che arrivi nei prossimi giorni perché sarebbe problematico il controllo ad personam", ha detto Antonio Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi
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Non tutti sono però d’accordo. Oltre 300 docenti universitari hanno sottoscritto un appello definendo l'obbligo del Green pass “discriminatorio”

"Molti tra noi hanno liberamente scelto di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid-19, convinti della sua sicurezza ed efficacia. Tutti noi, però reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione introdotta ai danni di una minoranza, in quanto in contrasto con i dettami della Costituzione", si legge nell'appello. All’università anche gli studenti dovranno presentare il Green pass per poter frequentare le lezioni in presenza, a differenze degli altri gradi di istruzione

Tra le altre misure previste per l’anno scolastico per scongiurare il rischio Covid-19 a scuola, l’obbligo di mascherina in aula. Con un’eccezione: i dispositivi di protezione individuali non saranno necessari in caso di classi con studenti tutti vaccinati

La proposta ha destato polemiche per il rischio discriminazione a danno degli alunni non vaccinati. Sul punto, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha assicurato che verrà salvaguardata la privacy di tutti gli studenti. Per il capo del dicastero, potersi togliere la mascherina in aula “è un segnale forte di ritorno alla normalità"

L’Associazione nazionale presidi è intervenuta anche sul tema mascherine. "Dal punto di vista della socialità è auspicabile e ci vede d'accordo", ha detto Giannelli. Tuttavia "ci sono vari problemi tra cui anche la privacy perché noi non possiamo chiedere agli alunni chi è vaccinato e chi no. L'unica possibilità secondo me sarebbe avere un'altra 'super app' che ci dica quando in una classe sono tutti vaccinati, senza dirci chi lo è e chi no"

Da un sondaggio del portale Orizzonte Scuola emerge invece che sarebbero meno di due su dieci le persone che si dichiarano favorevoli ad abbandonare la mascherina, anche in caso di classe composta solo da alunni vaccinati. A vedere di buon occhio l’ipotesi, prevista per legge dal decreto del governo del sei agosto, è solo il 17,63% degli intervistati: 902 su oltre 5mila utenti

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, il ministro Bianchi ha anche parlato di assunzioni e concorsi per docenti, assicurando che il governo è al lavoro per bandire il concorso ordinario per i docenti. "Abbiamo già fatto 60 mila assunzioni in ruolo e anticipato di 40 giorni gli incarichi annuali, i professori saranno in cattedra dal primo giorno di scuola”, ha detto Bianchi