
Green pass, nei parchi divertimento le presenze sono crollate del 50% in un weekend
Per l’Associazione Parchi Permanenti Italiani “i dati confermano le peggiori aspettative”. Il presidente Giuseppe Ira: “Molti sull’orlo del fallimento, istituzioni indifferenti. Speriamo nei ristori”. Nel 2020 le perdite rispetto all’anno precedente sono state in media del 75%

Nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 agosto, il primo weekend con obbligo di Green pass, gli ingressi nei parchi divertimento italiani sono calati del 50% rispetto alla settimana precedente. A denunciare la situazione è l’Associazione Parchi Permanenti Italiani
Green pass, come viene usato in 20 Paesi dell'Unione Europea
Secondo l’associazione di categoria “i dati confermano le peggiori aspettative” e il calo è dovuto soprattutto al fatto che “i parchi si rivolgono prevalentemente ai teenager, fascia della popolazione tra le meno vaccinate”
Green pass sul posto di lavoro, le posizioni tra governo e sindacati
Giuseppe Ira, presidente dell’Associazione e del parco di Leolandia (provincia di Bergamo), dice: “Non siamo pregiudizialmente contrari al Green pass. Personalmente punto a rendere Leolandia 'Covid-Free' in autunno. I tempi però non sono ancora maturi: non ci sono abbastanza vaccinati tra i giovani e, soprattutto, sufficienti dosi di vaccino per rispondere alla domanda”
Green pass, Lamorgese: "I titolari dei locali non possono chiedere carta d'identità"
L’associazione lancia un appello all’esecutivo. “Chiediamo al Governo, che ha voluto a tutti i costi inseguire il modello francese, di farlo fino in fondo. In Francia l'età minima per presentare il green pass è stata alzata a 18 anni e, soprattutto, in autunno sono già previsti ristori pari all'80% delle perdite subite per le aziende più danneggiate dal provvedimento”, dice Ira
Green pass e prezzo calmierato tamponi rapidi: accordi e iniziative
Per Ira in Italia “l’unica certezza sono le perdite: molti parchi sono sull'orlo del fallimento nella pressoché totale indifferenza delle istituzioni. Se il trend sarà confermato, le imprese saranno costrette a sospendere la stagione, licenziando migliaia di lavoratori"

Lo scorso 5 agosto i rappresentanti dell'Associazione hanno incontrato il ministro del turismo Massimo Garavaglia e l'Assessore alle Infrastrutture Trasporti e Mobilità Sostenibile della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi per parlare delle esigenze dell'intero settore

Tramontata l'ipotesi, sostenuta dal ministro Garavaglia e rigettata in Cdm, di alzare a 18 anni l'esenzione dal Green pass, le associazioni sperano adesso nei ristori

"Il ministro - dichiara Ira - ci ha garantito che a settembre sono previsti dei finanziamenti per la categoria, riferiti alla intempestiva applicazione del Green pass. Quanto agli effetti del provvedimento, Garavaglia è riuscito a salvaguardare hotel, terme e altre imprese turistiche: noi siamo stati tagliati fuori perché, nonostante il nostro apporto al sistema turistico del territorio, siamo ancora di pertinenza del ministero della Cultura"

Prima della pandemia da Covid-19 i parchi permanenti italiani - circa 230 tra tematici, faunistici, avventura e acquatici - generavano 1,1 milioni di pernottamenti ed erano visitati ogni anno da 20 milioni di italiani e 1,5 milioni di stranieri

Nel 2019 il giro d’affari legato alle vendite dei biglietti è stato di 450 milioni di euro, cifra che sale a 1 miliardo considerando anche l'indotto interno (ristorazione e merchandising) e a 2 miliardi considerando anche l'indotto esterno (centri commerciali, hotel e altri servizi in prossimità dei parchi)

Sul fronte posti di lavoro, il settore prima della pandemia impiegava 25mila persone, tra fissi e stagionali. Nel 2020 le aziende del comparto hanno registrato in media perdite del 75%, collocandosi tra le più colpite dalla crisi. Il 20% dei parchi ha rinunciato alla riapertura