
Covid, l'andamento del contagio in Italia negli ultimi giorni: grafici e mappe
Nel nostro Paese continua la decrescita dei casi di coronavirus: la curva dei contagi resta tra le più basse in Europa. L'indice Rt nazionale rimane invariato a 0,68. Scende l'incidenza (26 casi per 100mila abitanti), mentre i ricoveri sono ampiamente sotto la soglia di rischio in tutte le regioni sia nelle terapie intensive sia nei reparti ordinari. Stabile la curva della mortalità. Il trend positivo è trainato dalle vaccinazioni: il 45% della popolazione ha avuto almeno una dose. La situazione
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Continua a calare la curva dei contagi da coronavirus in Italia, ormai tra le più basse in Europa. I dati, spiega il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, indicano che "siamo in una situazione di controllo, però non allentare l'attenzione". Anche nel monitoraggio di questa settimana cala l'incidenza: 26 casi per 100mila abitanti. Resta stabile a 0,68 l'indice Rt. L'occupazione dei posti letto è ai minimi: al 7% sia quella in terapia intensiva che nei reparti di area non critica. Decisivo l’impatto dei vaccini. Ecco la fotografia della diffusione del Covid
Il monitoraggio Iss di questa settimanaNUOVI CASI – Continua il trend che vede i nuovi casi di coronavirus in diminuzione. Durante l’ultima settimana, il numero minimo di nuovi contagiati si è registrato lunedì 7 giugno: 1.273 (dato che risente del minor numero di tamponi effettuati la domenica). Mentre il numero massimo si è toccato mercoledì 9 giugno: 2.199 nuovi casi. La media è di circa 1.845 casi al giorno, ancora in diminuzione
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TASSO DI POSITIVITÀ – Durante la settimana, il tasso di positività (ossia il numero di test positivi al Sars-CoV-2 sul totale di quelli effettuati) è stato costantemente in calo, scendendo in diversi giorni sotto l'1%. Il tasso massimo si è toccato il 7 giugno con l'1,5%, quello minimo è lo 0,8% toccato il 12 giugno: si tratta del dato più basso almeno dal 15 gennaio scorso, da quando cioè vengono conteggiati anche i tamponi antigenici insieme a quelli molecolari
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DECESSI – La curva della mortalità, decisamente in calo nelle scorse settimane, negli ultimi 7 giorni è rimasta stabile. Solo in un caso, l'8 giugno, i decessi giornalieri hanno superato quota 100: in quel giorno le vittime sono state 102. Il numero più basso si è registrato sabato 12 giugno (52). Come ricordano gli esperti, la mortalità è l'ultimo parametro a calare dopo quello dei casi e dei ricoveri
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TAMPONI GIORNALIERI – Cresce leggermente rispetto alla scorsa settimana il numero di tamponi effettuati giornalmente: in questa settimana si è aggirato mediamente sui 190mila in 24 ore. Il dato minimo è quello di lunedì 7 giugno (84.567 test, numero che risente dei cali della domenica), mentre quello massimo si è registrato martedì 8 giugno (220.917)
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in direttaRICOVERI E TERAPIE INTENSIVE – Il trend positivo si riflette anche nell'occupazione dei posti letto ospedalieri: continua, infatti, il calo della pressione sugli ospedali iniziato ad aprile. Dai 4.910 degenti in reparti Covid segnalati lunedì 7 giugno, si è arrivati ai 3.655 di ieri, sabato 12 giugno. Nello stesso arco di tempo, in terapia intensiva si è passati da 759 malati Covid a 574

SOGLIA DI ALLERTA – Cala ancora la percentuale di posti letto occupati da malati Covid in terapia intensiva, con il livello di saturazione che si mantiene ovunque decisamente sotto la soglia d'allerta del 30%. Ieri, sabato 12 giugno, il tasso di occupazione in terapia intensiva in Italia - secondo i dati Agenas - era del 7%, con la Toscana a toccare il valore più alto (16%)
L'INDICE RT – Secondo l'ultimo monitoraggio dell'Iss, diffuso venerdì 11 giugno ma relativo alla settimana precedente, l'indice di trasmissibilità Rt è rimasto stabile a 0,68, invariato rispetto all’ultima rilevazione. Scende ancora l'incidenza: il valore nazionale è arrivato a 26 casi ogni 100mila abitanti (rispetto ai 32 della scorsa settimana)
CAMPAGNA VACCINALE – I numeri positivi di questi giorni sono merito per gran parte della campagna vaccinale. "Quasi 1 su 4 ha ricevuto l'intero ciclo di vaccinazioni, il 45% almeno una dose, e ciò ha consentito una serie di miglioramenti dei parametri epidemiologici", dice Franco Locatelli, coordinatore Cts. Secondo i dati ufficiali, al 12 giugno (ore 17:09) sono 41.455.383 le dosi somministrate in Italia: oltre 27,5 milioni di persone hanno ricevuto la prima dose, mentre 13.903.449 hanno già completato il ciclo vaccinale (23,60% della popolazione over 12)

LA MAPPA DELL’ITALIA – Da lunedì 14 giugno l’Italia si tingerà ancora più di bianco. Dopo l’ultimo monitoraggio, infatti, è stato deciso che Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento passeranno in zona bianca: per la terza settimana di fila, infatti, hanno registrato meno di 50 casi per 100mila abitanti. Si aggiungono a Liguria, Veneto, Umbria, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Il resto del Paese rimane in giallo

IL PUNTO DI BRUSAFERRO - Con l'attuale andamento, "riteniamo che la previsione di tutte le regioni in zona bianca per fine giugno si possa verificare", ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro alla conferenza stampa di presentazione dei dati del monitoraggio settimanale. L'incidenza è "intorno a 25 per ogni 100mila abitanti, dato molto positivo perchè ci porta in una fascia molto bassa ed è accompagnato da un altro dato molto importante che è quello della trasmissibilità, l'RT, che è 0,68"
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IL MONITORAGGIO DI QUESTA SETTIMANA - Il monitoraggio di questa settimana indica che "la campagna vaccinale progredisce velocemente e l'incidenza è a un livello che permetterebbe il contenimento dei nuovi casi"

DIFFUSIONE VARIANTI - Brusaferro ha spiegato che i dati sulla diffusione delle varianti indicano "una larghissima circolazione della variante Alfa, ovvero quella inglese, c'è circolazione della variante brasiliana ma fortunatamente la variante delta indiana è contenuta sotto l'1% cosi come la nigeriana"

IL PUNTO DI LOCATELLI - "Il 45% della popolazione ha ricevuto almeno una dose e quasi 1 su 4 ha ricevuto l'intero ciclo di vaccinazioni", ha spiegato il coordinatore del Cts Franco Locatelli sulla campagna vaccinale. "Ciò ha consentito di registrare tutta una serie di miglioramenti dei parametri epidemiologici e siamo a 600 posti di terapie intensive mentre ad aprile eravamo ad un numero 6 volte superiore"

IL PUNTO DI SPERANZA - "Finchè non avremo zero decessi avremo una sfida tutta da giocare", ha sottolineato il ministro della Salute Roberto Speranza "Ma tutto ciò si basa sui vaccini e anche sulla campagna di comunicazione, penso che la comunicazione più forte sia quella della realtà, delle persone che si recano tutti i giorni agli hub e trovano uno Stato che risponde"