Tamponi e quarantena, le regole per i viaggi verso l’Italia in attesa del green pass
Le norme per chi arriva nel nostro Paese da altre nazioni sono regolate da una serie di ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza. Per chi proviene dagli Stati dell'Unione europea e dell'area Schengen, oltre che dalla Gran Bretagna e da Israele, dal 16 maggio non è più prevista la mini-quarantena di cinque giorni ma bisognerà avere un test molecolare o antigenico negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Ecco quali sono le altre indicazioni da seguire
Chi arriva in Italia da un Paese straniero deve rispettare alcune regole
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In particolare, in attesa del green pass europeo (previsto per la metà di giugno), le norme per viaggiare in Italia sono regolate da una serie di ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza
Viaggi, le regole da seguire per chi dall'Italia va all'estero
Per chi arriva in Italia e proviene dai Paesi dell'Unione europea e dell'area Schengen, oltre che dalla Gran Bretagna e da Israele, dal 16 maggio non è più prevista la mini-quarantena di cinque giorni
Le regole del governo per i viaggiatori
Per entrare in Italia da questi Paesi, però, bisognerà avere un test molecolare o antigenico negativo effettuato nelle 48 ore precedenti
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Chi non presenta l'esito del tampone dovrà effettuare una quarantena di 10 giorni e un tampone al termine dell'isolamento
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Per chi proviene da Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Ruanda, Singapore, Thailandia, Giappone, Canada e Stati Uniti è necessario mostrare l'esito di un test negativo effettuato nelle 72 ore precedenti, comunicare il proprio ingresso in Italia ed effettuare una quarantena di 10 giorni, al termine della quale ci si dovrà sottoporre ad un nuovo tampone
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Per chi arriva da Stati Uniti, Canada, Giappone ed Emirati Arabi Uniti c’è però la possibilità di evitare la quarantena se si atterra a Fiumicino, Malpensa, Napoli e Venezia con voli “Covid tested”, già adottati da diverse compagnie, che prevedono un tampone 48 ore prima della partenza e uno all’arrivo
Resta invece vietato l'ingresso per chi proviene dal Brasile: le misure restrittive sono state prorogate fino al 30 luglio 2021. Gli ingressi sono vietati ad eccezione di chi ha la residenza in Italia da data anteriore al 13 febbraio 2021 e di chi deve raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori, del coniuge o della parte di unione di civile
Nel caso si rientri in queste eccezioni, chi proviene dal Brasile dovrà avere un tampone negativo effettuato nelle 48 precedenti, sottoporsi a un nuovo tampone una volta in Italia entro 48 ore e alla quarantena obbligatoria di 10 giorni e fare un terzo tampone al termine dell'isolamento
È vietato fino al 30 maggio l’ingresso in Italia per chi arriva da India, Bangladesh e Sri Lanka, ad eccezione dei cittadini italiani con residenza anagrafica nel nostro Paese e che non presentano sintomi Covid-19 e dei cittadini italiani iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire)
Chi rientra in queste eccezioni deve mostrare l'esito negativo del tampone effettuato almeno 72 ore prima, sottoporsi a un nuovo tampone in aeroporto, effettuare la quarantena di 10 giorni in un Covid hotel e alla fine fare un nuovo test
Da tutti gli altri Paesi extra Ue, infine, è possibile entrare in Italia solo per motivi di lavoro, salute, studio, assoluta urgenza o rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza, sempre mostrando l'esito di un tampone negativo effettuato 72 ore prima della partenza e sottoponendosi alla quarantena per 10 giorni. Bisognerà poi sottoporsi al termine dell'isolamento a un ulteriore tampone molecolare o antigenico