Covid, ecco perché il governo non ha prolungato il coprifuoco alle 22 fino al 31 luglio

Cronaca
©Ansa

Secondo quanto trapela da fonti di Palazzo Chigi, l'esecutivo valuterà modifiche graduali a partire da giugno sulla base dell’andamento dei dati. Si terrà conto in sostanza dell'impatto delle riaperture previste dal 26 aprile. La misura potrebbe slittare alle 23 o anche essere eliminata

Se i dati epidemiologici lo permetteranno, il coprifuoco alle 22 non è destinato a restare fino al 31 luglio. È questo, secondo quanto si apprende da fonti di governo, il ragionamento del premier Mario Draghi e del suo esecutivo nel confermare nel decreto, per tutto il mese di maggio, l'orario del coprifuoco stabilito nella cabina di regia (COSA PREVEDE IL NUOVO DECRETO). Da giugno, quindi, a seconda dei risultati dell'analisi della situazione epidemiologica, la misura potrebbe slittare alle ore 23 o anche essere eliminata (COVID, AGGIORNAMENTI IN DIRETTALO SPECIALE).

Sarà valutato l'impatto delle riaperture sulla curva

L'orientamento è quindi di procedere con gradualità, con un occhio costante all’andamento dei contagi, e, se i dati lo permetteranno, di valutare modifiche alle attuali restrizioni, mantenendo il criterio dei "colori". La linea di Draghi sul coprifuoco, dunque, resta quella della prudenza e della “gradualità” invocata dagli scienziati. Nelle prossime settimane sarà perciò valutato l'impatto delle riaperture programmate dal 26 aprile sulla curva epidemiologica (LE POLEMICHE POLITICHE SUL COPRIFUOCO - SALVINI A SKY TG24: RINNOVARE COPRIFUOCO NON HA SENSO).

People walking around the Royal Gardens take advantage of the beautiful day and the last weekend before the passage from Monday 15 March of Piedmont to the red zone, Turin, Italy, 13 March 2021 ANSA / JESSICA PASQUALON

leggi anche

Nuovo decreto Covid, la road map delle riaperture da aprile a luglio

Cronaca: i più letti