
Riaperture anticipate, la roadmap e tutte le ipotesi allo studio del governo
La data per la ripartenza completa ancora non c'è, ma se il miglioramento della situazione epidemiologica sarà confermato dai dati dei prossimi giorni, l'esecutivo potrebbe anticipare alcune scelte prima della fine di aprile. Speranza però sottolinea: "Non sarà un liberi tutti", ripartenza non prima di maggio. Intanto le regioni guardano alla stagione estiva. Il ministro del Turismo Garavaglia punta al 2 giugno. Ma è scontro sull'ipotesi delle isole Covid-free

Rimane ancora l’incognita sulla data in cui avverrà la ripartenza completa delle attività in Italia. Intanto, si apre una settimana cruciale su questo fronte: se il miglioramento della situazione epidemiologica sarà confermato dai dati nei prossimi sette giorni, il governo potrebbe anticipare alcune scelte prima della fine di aprile
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Al momento non è stata presa alcuna decisione né è stata convocata la cabina di regia nel corso della quale verranno discusse le scelte da fare. Se si deciderà di riaprire, comunque, saranno fatte scelte "selettive e ponderate", come ha ribadito anche il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli
Da oggi Italia quasi tutta arancione, quali sono le attività che riaprono
Non ci sarà quindi un liberi tutti e la maggior parte delle attività che sono chiuse dovrà attendere maggio. Nella grafica: le ipotesi in campo per il graduale rientro alla normalità di diverse attività in Italia
Covid, quasi tutta l’Italia in zona arancione: le regole regione per regione
In attesa del confronto politico, saranno nelle prossime ore sul tavolo del Comitato tecnico scientifico le richieste delle associazioni di categoria del mondo del cinema e dello spettacolo, con il ministro dei beni culturali Dario Franceschini che punta ad un ampliamento della capienza prevista dai protocolli, attualmente ferma a 200 persone al chiuso e 400 per gli eventi all'aperto. Cinema, teatri, musei e spettacoli all'aperto potrebbero essere i primi a ripartite, insieme ai ristoranti
Covid, come potrebbero riaprire ristoranti, cinema e palestre: le prime ipotesi
Intanto tra le Regioni si guarda a una riapertura soprattutto in vista della stagione estiva. Il ministro della Salute Roberto Speranza, in un'intervista a Repubblica, ha già detto no a riaprire il 20 aprile e ha spostato le riaperture a maggio
Riaperture, ecco chi spinge e chi frena. Divide l’idea delle isole Covid free
Intanto Stefano Bonaccini boccia l'idea di creare delle isole Covid-free per rilanciare il turismo. "Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre", spiega. La proposta, però, piace al ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che vorrebbe riaprire tutto entro il 2 giugno
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"Ogni settimana che passa perdiamo pezzi di Pil e non ce lo possiamo permettere"; è per questo che il 2 giugno è "una data finale entro la quale mi auguro sia aperto tutto o quasi tutto", ha spiegato Garavaglia alla Stampa. "Ovviamente dipende dal Piano vaccinale - osserva - si potrà iniziare" con "delle date settore per settore, con dei protocolli che possono essere più stringenti in una fase iniziale e diventare più larghi con il passare del tempo". Inoltre "per aprile si possono aprire attività tipo la ristorazione", "appena ci sono le condizioni"

Anche Massimiliano Fedriga, nuovo presidente della Conferenza delle Regioni, spinge per accelerare i tempi. "Se nei prossimi giorni si fa un piano di riapertura di alcune attività, credo sia la strada corretta. Se si vuole tenere blindato tutto per un altro mese si rischia di perdere la battaglia contro il virus"

"Le istituzioni devono muoversi insieme con i cittadini, oggi esiste uno scollamento tra una fetta importante della popolazione e le istituzioni", ha aggiunto Fedriga, secondo il quale sulle riaperture occorre "mettere insieme istituzioni e cittadini, così si vince il virus" e trovare "soluzioni applicabili, non perfette"

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