Varianti Covid in Italia: regione per regione, ecco la situazione
L'Iss continua a monitorare le mutazioni, soprattutto quelle considerate più preoccupanti: inglese, brasiliana e sudafricana, che sono ormai diffuse in diverse zone del Paese. Secondo l'Oms, quella britannica ora è predominante in Europa. Secondo l’Istituto superiore di Sanità, le varianti “impongono meno interazioni fisiche e mobilità”
In tutta Italia aumentano le segnalazioni di casi di coronavirus legati alle varianti, soprattutto alle tre principali monitorate dall'Iss: l'inglese, la brasiliana e la sudafricana. La crescita dei contagi ha portato da lunedì 15 marzo quasi tutte le regioni in zona rossa e arancione. Ecco dove si sono registrati gli ultimi casi e le notizie sul tema
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Secondo quanto rileva l'Istituto superiore di sanità (Iss) nel monitoraggio settimanale, l'aumento dei casi dovuti alle varianti del virus Sars-CoV-2 impone la riduzione delle interazioni fisiche e della mobilità e di evitare in genere tutti i contatti non necessari fuori dalla propria abitazione. “Alla luce del sostenuto aumento della prevalenza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità", l'Iss invita a "mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità"
Il bollettino con i dati aggiornati al 19 marzo
L'Iss rileva inoltre che "è fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie" e invita a "rimanere a casa il più possibile". Ricorda inoltre che "è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine". Ribadisce infine la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie
Lo speciale di Sky TG24 sul coronavirus
La rivista Nature ha indicato cinque ostacoli da superare per arrivare all'immunità di gregge: tra questi anche le varianti del virus. Infatti, più tempo ci vuole per fermare la trasmissione del virus, più tempo hanno le varianti per comparire e diffondersi
La situazione in Italia con grafici e mappe
Al momento costruire una mappa completa delle varianti che stanno circolando nel nostro Paese è complicato perché mancano le sequenze. Ecco le ultime segnalazioni regione per regione
Lo speciale sui vaccini
ALTO ADIGE - Altri quattro casi di variante sudafricana sono stati rilevati a Lana, Glorenza, Stelvio e S. Martino in Passiria. Nelle ultime ore sono stati effettuati 36 sequenziamenti. La maggior parte riguarda la variante inglese, il resto invece altre mutazioni, informa l'Azienda sanitaria, rinnovando l'invito al rispetto delle regole anti-Covid
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Intanto il governatore Arno Kompatscher ha ribadito la necessità di tenere alta la guardia anche vista la presenza delle varianti nel territorio. La Provincia di Bolzano, così come la Valle d'Aosta, ha deciso di “chiudere” fino a Pasqua le seconde case ai proprietari delle regioni in zona rossa e arancione rafforzata. Secondo Kompatscher “la diffusione della variante sudafricana sembra limitata, ma a causa della variante inglese stiamo registrando un abbassamento dell'età media in terapia intensiva”
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FRIULI-VENEZIA GIULIA - Secondo il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, nella regione “l’alta percentuale dei contagi” è dovuta alla presenza della variante inglese, che è al 63%
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EMILIA-ROMAGNA - Anche nel Modenese continuano a circolare le varianti. L'azienda ospedaliero universitaria di Modena spiega che 49 tamponi hanno presentato mutazioni del virus compatibili con variante inglese, 9 compatibili con variante brasiliana, 1 con variante nigeriana e 3 senza mutazioni ascrivibili a queste varianti
ABRUZZO - Nell'area Pescara-Chieti la variante inglese è ora responsabile di oltre l'80% dei contagi. Dalle ultime analisi, è emerso che la prevalenza della variante inglese, dopo un periodo di plateau al 70%, raggiunge ora l'82%. L'area metropolitana a cavallo tra le due province ormai da settimane è martoriata dal Covid-19. In affanno gli ospedali. Nonostante la zona rossa in vigore dallo scorso 14 febbraio, le maggiori restrizioni, di fronte alla rapida diffusione della variante, hanno fatto fatica
PUGLIA - "Siamo nel pieno della terza ondata Covid”, ha detto il governatore Michele Emiliano. "Le caratteristiche di contagiosità e di pericolosità di questa nuova ‘versione’ del virus sono diverse: il virus è molto più aggressivo, interessa fasce di età più giovani, e sono riportate anche autorevoli evidenze sulla sua maggiore letalità”
SARDEGNA - Sindia, in provincia di Nuoro, è in lockdown fino al 30 marzo. “Nel giro di pochi giorni abbiamo avuto un focolaio di 23 persone positive, di cui 4 in ospedale. È successo dopo un mese e mezzo in cui siamo stati liberi dal virus. Il sindaco ha spiegato: “Probabilmente il focolaio è partito dalla scuola: i primi positivi sono risultati tra alunni e insegnanti. Non sappiamo se si tratti di variante inglese". Invece è terminato ieri il lockdown a La Maddalena. Resta ancora in zona rossa Sarroch