Per l'Oms il vaccino Johnson & Johnson, che arriverà nelle prossime settimane in Italia, "è consigliato anche nei Paesi in cui stanno circolando le varianti". Il ministro della Salute Speranza: "Situazione non semplice, quella inglese ha toccato il 54% dei casi". L'Iss continua a monitorare le mutazioni, soprattutto quelle considerate più preoccupanti: inglese, brasiliana e sudafricana, che sono ormai diffuse in diverse zone del Paese
In tutta Italia aumentano le segnalazioni di casi di coronavirus legati alle varianti, soprattutto alle tre principali monitorate dall'Iss: l'inglese, la brasiliana e la sudafricana. La crescita dei contagi ha portato da lunedì 15 marzo quasi tutte le regioni (tranne la Sardegna bianca) in zona rossa e arancione. Ecco dove si sono registrati gli ultimi casi e le notizie sul tema
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"La situazione non è semplice e questo per le varianti", ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione alle Commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato. Quella inglese "si trasmette più velocemente del 35-40% e ha toccato il 54% della totalità dei casi. Sono presenti anche varianti sudafricana, soprattutto nell'area di Bolzano, e quella brasiliana soprattutto nel Centro Italia"
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Intanto gli esperti dell'Oms assicurano che "il vaccino di Johnson & Johnson è consigliato anche nei Paesi in cui stanno circolando le diverse varianti del Covid"
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Intanto, il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, il 16 marzo ha avvertito: "Questa è una storia nuova, il virus è cambiato, la variante inglese colpisce i bambini, non li esclude come era al primo giro, i nostri figli e nipoti sono a rischio". "La scuola tornerà in presenza e in sicurezza il prima possibile. Abbiamo tenuto aperto il I ciclo fino allo stremo", ha poi aggiunto
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ALTO ADIGE - Il governatore Arno Kompatscher ha ribadito la necessità di tenere alta la guardia anche vista la presenza delle varianti nel territorio. La Provincia di Bolzano, così come la Valle d'Aosta, ha deciso di “chiudere” fino a Pasqua le seconde case ai proprietari delle regioni in zona rossa e arancione rafforzata. “Gli altoatesini non possono lasciare i propri Comuni e gli alberghi sono chiusi, sarebbe difficilmente comprensibile consentire a chi vive in altre regioni di raggiungere la seconda casa in Alto Adige", ha detto
Kompatscher ha sottolineato la presenza della variante sudafricana e quella inglese in Alto Adige. "Fortunatamente – ha spiegato – la diffusione della variante sudafricana sembra limitata, ma a causa della variante inglese stiamo registrando un abbassamento dell'età media in terapia intensiva". Ha poi ribadito la richiesta di una fornitura extra del vaccino Pfizer, come indicato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen per le zone di confine
FRIULI-VENEZIA GIULIA - Secondo il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, nella regione “l’alta percentuale dei contagi” è dovuta alla presenza della variante inglese, che è al 63%
MARCHE – Il primario del Pronto soccorso e Obi di Ancona Susanna Contucci e il direttore del Dipartimento d'emergenza Aldo Salvi hanno fatto un confronto tra la prima ondata pandemica e la terza, caratterizzata dalla marcata presenza di varianti isolate nella regione in particolare da inizio febbraio. C'è stata, spiegano, una “riduzione dell'età media dei pazienti Covid al Pronto soccorso”, ora di circa "55-60 anni" e con "quadri clinici e respiratori decisamente peggiori"
PUGLIA - Il governatore Michele Emiliano è tornato sulle decisioni, più volte adottate dalla Regione Puglia, di sospendere le lezioni in presenza: "Avevamo ragione ad essere preoccupati per la variante inglese, al punto che a causa di essa anche il governo nazionale ha cambiato i parametri di valutazione delle zone rosse, arancioni e gialle rendendoli più severi, scegliendo la chiusura totale della didattica in presenza nelle zone rosse giudicandola troppo pericolosa per il suo ruolo di acceleratore dei contagi"
"Nonostante abbiamo sostanzialmente triplicato i posti letto Covid e sospeso le attività ordinarie negli ospedali, rischiamo comunque in tutta Italia che la variante inglese, che va al doppio della velocità delle altre e crea conseguenze più gravi di queste ultime, sottoponga il personale sanitario ad un pauroso ulteriore stress operativo, che va sostenuto da tutti, limitando tutte le attività che possono moltiplicare i contagi", ha aggiunto Emiliano
CALABRIA – “Sono un po' preoccupato perché la variante inglese è arrivata anche in Calabria”. A dirlo è stato il governatore Nino Spirlì. "Ora siamo arancioni. Non credo che riusciremo a cambiare colore troppo presto e mi auguro che non sarà verso il rosso”, ha aggiunto
SARDEGNA - Sindia, in provincia di Nuoro, è in lockdown fino al 30 marzo. “Nel giro di pochi giorni abbiamo avuto un focolaio di 23 persone positive, di cui 4 in ospedale. È successo dopo un mese e mezzo in cui siamo stati liberi dal virus. Perché la situazione non peggiori, ho deciso di emanare l'ordinanza – ha spiegato il sindaco Luigi Demetrio Daga –. Probabilmente il focolaio è partito dalla scuola: i primi positivi sono risultati tra alunni e insegnanti. Non sappiamo se si tratti di variante inglese". Il lockdown è attivo anche a La Maddalena fino al 20 marzo