
Seconde case, ecco in quali regioni ci si può spostare e in quali no
Dalla Valle d’Aosta alla Sardegna, alcuni territori si blindano e vietano o impongono misure da seguire per entrare e tornare nelle abitazioni secondarie. Dai tamponi ai permessi solo per chi proviene dalla stessa regione: le limitazioni nelle diverse aree in Italia

Con l’arrivo della bella stagione e delle vacanze di Pasqua, le Regioni temono l’assalto alle seconde case con conseguente aumento della curva dei contagi Covid-19
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Per evitare un’ulteriore ondata di positivi al coronavirus, molti territori stanno cercando di vietare l’ingresso o imporre misure d’accesso con ordinanze che rischiano di finire davanti al Tar. Per il momento Valle D'Aosta, Alto Adige, Toscana, Campania, Sicilia e Sardegna sono le regioni che si stanno muovendo con ordinanze specifiche sugli spostamenti nelle seconde case, nel resto d'Italia si può circolare a seconda del colore e delle relative limitazioni. Ecco la situazione regione per regione
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Le ordinanze di Valle D’Aosta e Alto Adige vietono l’ingresso nella regione ai non residenti, se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Ma le limitazioni alle libertà personali possono essere oggetto solo di provvedimenti nazionali e, per questo motivo, le ordinanze regionali potrebbero essere impugnate
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La provincia autonoma di Bolzano ha vietato l’accesso ai non residenti, mentre la Toscana sta studiando un’ordinanza che blocchi l’arrivo in massa durante i week end e nella settimana di Pasqua
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Il 17 marzo il presidente della regione Sardegna Christian Solinas ha firmato un’ordinanza, simile a quelle di Valle D’Aosta e Alto Adige, in cui si permette l’ingresso nelle seconde case solo ai proprietari che arrivino sull’isola per motivi di lavoro, salute o necessità

Dovrebbe spettare al personale delle compagnie aeree o navali verificare che i viaggiatori siano in possesso della documentazione sulle ragioni del loro viaggio

Sempre in Sardegna sono stati rafforzati i controlli in porti e aeroporti per fare in modo che nessuno sfugga all’obbligo di effettuare il tampone. Il sindaco di Sant’Antioco, però, ha reso obbligatoria la quarantena di 10 giorni anche a chi arriva con tampone negativo eccetto per coloro che hanno già ricevuto le due dosi di vaccino

La Campania, invece, ha bloccato gli spostamenti verso le seconde case solo all'interno della Regione e non per chi arriva da fuori

Da mesi in Sicilia vige l’obbligo di effettuare il tampone per poter accedere all’isola

Il tampone molecolare va effettuato entro le 48 ore precedenti all’arrivo in Sicilia oppure si dovrà fare il test rapido nei punti aperti in porti e aeroporti o negli hub dove si effettuano anche le vaccinazioni. Per chi non vuole sottoporsi al tampone è obbligatoria la quarantena