
"Ritorno in presenza e in sicurezza il prima possibile”, ha garantito il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. Associazioni, genitori e studenti chiedono la riapertura degli istituti subito dopo le festività pasquali. Miozzo, dopo aver coordinato il comitato scientifico, supporterà il ministero per la raccolta di dati relativi alla pandemia nel sistema scolastico

“La scuola tornerà in presenza e in sicurezza il prima possibile”, è l'impegno del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Quel “prima possibile” potrebbe significare dopo Pasqua. Questa è almeno la richiesta di associazioni, comitati, studenti, genitori e numerosi parlamentari di vari schieramenti. Ed è anche l’orientamento dei due sottosegretari all’Istruzione

"Non appena i dati lo consentiranno, auspicabilmente subito dopo Pasqua, insieme al ministro Bianchi dovremo avviare una rapida riflessione sull'opportunità di riaprire le scuole. Quantomeno quelle dell'infanzia, le primarie e le secondarie di primo grado: gli studenti di queste fasce di età stanno pagando un prezzo altissimo", afferma il sottosegretario leghista Rossano Sasso
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Sasso indica una strada: "Vanno immediatamente messe a disposizione risorse per diminuire il rischio di contagio nelle nostre scuole: il Covid si combatte con i vaccini, il tracciamento di tutti i soggetti che fanno parte del mondo scolastico, la realizzazione di impianti di aerazione e sanificazione degli edifici. Senza dimenticare la riduzione del numero di studenti per classe”
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Fa sapere di essere al lavoro "per permettere al più presto ai nostri ragazzi di tornare a frequentare la scuola in presenza" anche l'altra sottosegretaria all'Istruzione, Barbara Floridia
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Ancora dal governo, la ministra per la Famiglia, Elena Bonetti fa sapere che è impegnata col ministro Bianchi "sulla valutazione di riaprire con regole ulteriori, eventualmente a turni", le scuole per i più piccoli

Intanto in viale Trastevere è arrivato Agostino Miozzo, fino a pochi giorni fa coordinatore del Comitato tecnico scientifico, con l'incarico di supportare il ministero nella costruzione di un sistema di dati sulla pandemia
“Si è valutata la necessità di supportare il ministero - ha detto nei giorni scorsi lo stesso Miozzo - , per quella che è la mia esperienza, per preparare la riapertura delle scuole"

"C’è moltissimo lavoro da fare per le settimane e i mesi a venire e per affrontare la complessità di una pandemia che ha imposto scelte difficili”, ha aggiunto Miozzo

In presenza intanto si stanno tenendo i test Invalsi: sono state finora 226.400 le prove sostenute dai ragazzi e dalle ragazze dell'ultimo anno delle superiori che quest'anno avranno anche gli esami di maturità
C'è però anche chi consente il ritorno a scuola. Accade per esempio a Torino dove, da giovedì 18 marzo, i bimbi potranno tornare al nido o alla materna a piccoli gruppi per stare insieme ai loro compagni con disabilità o bisogni educativi speciali che continuano la frequenza in presenza, interrotta invece per gli altri dall'ingresso in zona rossa

Dopo il via libera del ministero dell'Istruzione, anche a Bologna partirà un'attività in presenza per piccoli gruppi nei nidi e nelle scuole d'infanzia comunali

Si tratta, anche in questo caso, di un servizio per i compagni di classe dei bambini disabili, nel periodo di sospensione dell'attività educativa e didattica in presenza a causa dalla pandemia. Si comincerà lunedì 22 marzo

Con gli stessi presupposti è partita oggi, mercoledì 17 marzo, l'attività in presenza per 226 bambini, suddivisi in 44 sezioni inclusive iscritti ai nidi e alle scuole d'infanzia del Comune di Ferrara

A Milano invece si registra la posizione del sindaco Beppe Sala: "Abbiamo esagerato e stiamo esagerando sul tema della chiusura delle scuole, non possiamo non vedere il disagio che i ragazzi hanno, si stanno sviluppando patologie gravissime da disagio"