Matrimoni e Covid, una petizione al Governo per chiedere protocolli. I dati del settore
Diverse associazioni e coppie italiane chiedono che dopo quasi un anno di incertezze si stabiliscano dei periodi specifici per la celebrazione dei matrimoni, con regole chiare da adottare e aiuti per le imprese del settore colpite dalla crisi. Ma quanti si sposeranno ugualmente e quanti hanno rimandato a data da destinarsi? Vediamo gli ultimi dati
Le misure di sicurezza anti-Covid e le restrizioni hanno messo seriamente in crisi il settore dei matrimoni. Da oltre un anno le regole sono cambiate e molte cerimonie sono state rimandate o annullate. Foto Carlo Boni via Matrimonio.com
Per questo motivo Matrimonio.com e altre associazioni italiane hanno lanciato una petizione pubblica al Governo, affinché nel 2021 si stabiliscano dei periodi specifici per le celebrazioni, si determinino protocolli chiari e si definiscano aiuti per le coppie e le imprese colpite. La petizione ha già raggiunto più di 4.400 firme. Foto di Debora Folla
La petizione onlineSecondo un sondaggio realizzato tra più di 2.360 aziende del settore nuziale, il 67% dei fornitori considera che offrire test Covid agli invitati sarebbe una buona soluzione per garantire la sicurezza dell'evento. Foto di Pierluigi Marchesan
Organizzare un matrimonio ai tempi del Covid, i consigli della wedding planner a Sky TG24Secondo un sondaggio realizzato nel febbraio 2021 su 4.427 coppie che si sono sposate nel 2020 o che inizialmente avevano una data di matrimonio nel 2020 e l'hanno posticipata al 2021, solo il 9% delle coppie non ha ancora fissato una nuova data per il matrimonio. Il restante 91% delle cerimonie è fissato, ma non si sa con quali misure potranno essere realizzate. Foto di Mattia Camozzi
In Italia il tempo medio di pianificazione per un matrimonio è di 12 mesi, secondo Il Libro Bianco del Matrimonio. A causa della crisi sanitaria però, questo tempo si è dilatato e si attesta attualmente tra i 18 e i 24 mesi
Il 5% delle coppie che si è sposato e ha già organizzato un ricevimento nel 2020, dichiara che organizzerà un'altra festa con gli amici e familiari che non hanno potuto partecipare
Per il 78% degli intervistati, la salute e la sicurezza degli invitati è l'aspetto più importante nell'organizzazione del matrimonio in tempi di crisi sanitaria. Foto di Debora Folla
Il 46% delle coppie ha dovuto leggermente ridurre la lista degli invitati a causa della pandemia; il 24% ha preferito spostare la data in un altro giorno della settimana. Foto di Debora Folla
Tra le misure di sicurezza più frequentemente adottate: sedute e/o tavoli allestiti a distanza,gel igienizzante e mascherina obbligatoria per il personale di servizio. Meno diffusi l'obbligo di indossare mascherine sempre, tranne durante il momento dei pasti, l'incoraggiamento del distanziamento sociale tra gli ospit e la misurazione della temperatura corporea. Foto di Davide Monti
Il 33% delle coppie dichiara che ha fatto/farà una "minimoon" (un piccolo viaggio subito dopo la celebrazione del matrimonio) per poi fare il viaggio di nozze vero e proprio quando sarà possibile. Foto di Dario Graziani
Il 63% ha posticipato il proprio viaggio, mentre solo il 7% ha deciso di non organizzarlo. Foto di Dario Graziani
Più del 90% delle celebrazioni si sono svolte o si svolgeranno in luoghi controllati dove vengono assicurate la sicurezza e il rispetto delle misure quali alberghi, ristoranti, ville e agriturismi. Foto di Fabio Bettini
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