
Piano vaccini, la nuova bozza: quali saranno le categorie prioritarie dopo gli over 80
Il nuovo Piano sulle vaccinazioni anti coronavirus dovrebbe prevedere priorità per gli over 80 ed alcune categorie professionali come il personale scolastico e le forze dell'ordine ma a queste si aggiungono 5 categorie per età e patologie. Ecco tutte le novità

Priorità per gli over 80 ed alcune categorie professionali come il personale scolastico e le forze dell'ordine ma a queste si aggiungono 5 categorie per età e patologie: è quanto indica la bozza aggiornata del Piano vaccini del ministero della Salute, Commissario straordinario, Iss, Agenas e Aifa che oggi andrà in Conferenza Unificata

Queste le linee del piano vaccini: elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave); persone tra 70 e 79 anni; persone tra i 60 e i 69 anni; persone con comorbidità sotto i 60 anni, senza la gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili; persone sotto i 60 anni. Ai soggetti estremamente fragili verrà somministrato il vaccino Rmna all'interno dei centri ospedalieri. Tra le categorie prioritarie i disabili e le persone che se ne occupano
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Nella fase della vaccinazione di massa, per la popolazione che non presenta particolari fragilità sarà invece centrale il ruolo dei medici di base
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Le vaccinazioni potrebbero avvenire anche negli stessi studi dei dottori. Con un accordo raggiunto il 10 marzo 63.600 dentisti e odontoiatri si aggiungono ai 60mila medici del territorio (medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali) e ai 40mila specializzandi
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Oppure, sempre durante la vaccinazione di massa, le somministrazioni potranno avvenire nelle stesse strutture degli ambienti di lavoro. In questo caso saranno le aziende a poterne fare richiesta
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Intanto la Commissione Ue ha acquistato altre 4 milioni di dosi, in particolare da Pfizer, oltre a quelle previste nel primo trimestre. All'Italia ne toccheranno quindi 532mila in più

Entro fine marzo dovrebbero così arrivare circa 7 milioni di vaccini, mettendo in grado il Paese di somministrarne quasi 300mila al giorno, il doppio del livello attuale

Da aprile a giugno l'Italia dovrebbe sulla carta ricevere oltre 12 milioni di dosi al mese, con la possibilità di vaccinare almeno 400mila persone al giorno

Poste Italiane ha messo a disposizione la propria piattaforma gratuita per la prenotazione del vaccino in 6 regioni in difficoltà con le proprie: Lombardia, Sicilia, Calabria, Marche, Abruzzo e Basilicata

Nel Lazio - che ha superato i 600mila vaccinati su quasi 6 milioni di abitanti, oltre il 10% - si è iniziato a vaccinare i disabili e i pazienti estremamente fragili, così come in Emilia-Romagna

Il 12 marzo, a Milano, al Parco di Trenno, verrà inaugurato il primo drive-through, in cui essere vaccinati senza scendere dall'auto

Dai dati del ministero della Salute, al momento in Italia sono quasi 6 milioni (per la precisione 5.951.032) le dosi somministrate per oltre 4 milioni di vaccinati, di cui oltre 2,2 milioni con una dose e oltre 1,7 milioni anche con il richiamo

Degli over 80 ne sono stati vaccinati quasi un terzo, nella fascia 70-79 anni - comunque a rischio - la percentuale è finora appena del 2%. Nel primo trimestre su 15 milioni di dosi, 8,3 milioni sono di Pfizer; 5,4 milioni sono di Astrazeneca e 1,3 milioni di Moderna

Secondo i contratti, nel secondo trimestre in Italia dovrebbero arrivare 54 milioni di dosi

Al 7 marzo c'era ancora oltre un milione di dosi inutilizzate nei frigoriferi, con notevoli disparità tra le Regioni nella somministrazione

Sull'efficacia di una singola dose, dai dati sugli over 70 nel Regno Unito, Astrazeneca è quasi all'80% e Pfizer poco sotto il 60%