
Spostamenti tra comuni vietati a Natale, il governo dice no a deroghe e conferma le misure
L'esecutivo orientato a non concedere eccezioni nonostante il pressing di sindaci, governatori e altri amministratori locali. L’Unione delle Province: “Chiediamo una soluzione che medi tra sicurezza e umanità”. Il ministro Speranza: “Nei giorni più caldi, dove c’è più rischio che salga la mobilità, chiediamo un sacrificio alle persone”

Spostarsi tra comuni limitrofi della stessa provincia a Natale e nei giorni festivi? Il governo dice no alla richiesta di modifica del divieto fissato dal decreto legge del 2 dicembre. Diverse le istanze arrivate da amministratori locali e non solo negli ultimi giorni per concedere la possibilità di riunirsi a famigliari che vivono in comuni diversi ma separati da pochi chilometri

"Le misure sono queste e le confermiamo e le norme restano queste”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, a Di Martedì su La7, rispondendo a una domanda sull'eventuale revisione delle misure per i giorni del 25, 26 e 1 gennaio in merito agli spostamenti tra comuni

"In questa fase non possiamo permetterci spostamenti che non siano indispensabili - ha aggiunto Speranza - e il messaggio del Governo vuole essere questo: nei giorni più caldi, dove c'è più rischio che salga la mobilità, chiediamo un sacrificio alle persone”
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“Il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute)”, così recita il decreto legge approvato dal Cdm che fa da cornice all’ultimo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte
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Diversi i sindaci, ma anche le associazioni che riuniscono enti locali, che hanno chiesto negli ultimi giorni una deroga a questo divieto. ”La nostra proposta è di una correzione alle ultime disposizioni sul Natale: concedere la possibilità di spostamenti tra Comuni all'interno della stessa provincia nelle giornate delle festività. Sarebbe una soluzione di buon senso, una mediazione tra sicurezza e umanità". E' quanto chiede il presidente dell'Unione delle Province, Michele De Pascale
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"Lo dico senza però drammatizzare la questione - ha aggiunto De Pascale - mi rendo conto che i drammi sono ben altri, ma questo mi sembra un buon compromesso. Ci sono comuni con poche migliaia di abitanti tra i quali però non finisce il confine delle relazioni umane delle persone”

Dubbi sul contenuto del decreto legge sono stati espressi nei giorni scorsi anche dal governatore del Piemonte Alberto Cirio. "Abbiamo alcune perplessità per quanto previsto per Natale, Santo Stefano e Capodanno. Il Piemonte ha tanti Comuni molti piccoli, per cui le perplessità su questa misura le abbiamo trasmesse a Conte”

"Stiamo cercando di convincere il governo a fare come in altri Paesi, per non dividere gli italiani. Il Natale non è un lusso per ricchi: sì alla prudenza, ma no alla prigione. Poter uscire dal proprio comune ad esempio entro un raggio di 50 km sarebbe una misura di buonsenso”, ha scritto il leader della Lega, Matteo Salvini su Twitter

Ma il governo non sembra però intenzionato ad allentare la misura stabilita dal decreto legge. L’ipotesi più probabile, secondo quanto scrive il Corriere, è che il decreto legge approvato proprio per vietare gli spostamenti tra regioni anche gialle e tra i comuni, non venga neanche portato in Parlamento per la conversione

Pare che il governo vorrebbe evitare che l’esame delle Camere possa portare a modifiche su questi divieti ritenuti “indispensabili per contenere i contagi da Covid-19”, come confermato dalle parole del ministro Speranza