Covid, rischio esodo dal Nord per Natale: le regioni del Sud studiano le contromisure
In Sicilia potrebbe essere previsto l'obbligo di sottoporsi a tampone. In Puglia, in zona gialla, si lavora a zone arancioni locali nelle province più colpite dai contagi. Intanto Emiliano istituisce la zona arancione per venti comuni. Ecco le misure a cui stanno pensando le regioni meridionali per fronteggiare un probabile grande numero di arrivi nel periodo festivo
Le regioni del Sud si muovono per far fronte al rischio di un esodo dal Nord nel periodo festivo, “annunciato” per gli ultimi giorni che precedono il 21 dicembre, quando entrerà in vigore il divieto di spostamento tra le regioni previsto dal Dpcm del 4 dicembre e che durerà fino al 6 gennaio
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Al momento Sicilia, Puglia e Molise sono zone gialle e quindi possono essere raggiunte senza particolari restrizioni. In Puglia, però, Emiliano ha istituito la zona arancione per 20 comuni
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La prossima settimana potrebbero diventare gialle anche Campania, Calabria e Basilicata, al momento zone arancioni
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La Sicilia, zona gialla dal 29 novembre scorso, potrebbe prevedere l'obbligo di sottoporsi al tampone per chi rientra in Sicilia e la registrazione sul portale della Regione in modo da consentire il tracciamento
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È attesa un'ordinanza del presidente siciliano Nello Musumeci, con misure speciali dedicate ai rientri nell'Isola per le festività di fine anno
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In vista di queste misure è stata effettuata una ricognizione nei principali scali aeroportuali siciliani, a Palermo al Falcone-Borsellino e a Catania al Vincenzo Bellini
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La Puglia, gialla dal 6 dicembre, prepara delle misure locali: il presidente Michele Emiliano, dopo l'assenso del ministro Speranza, ha istituito con un'ordinanza la zona arancione per venti Comuni nelle province Bat, Foggia e Bari. L'ordinanza sarà in vigore dall'8 al 14 dicembre (nella foto il presidente Emiliano)
I Comuni interessati, che restano arancioni in Puglia, sono Andria, Barletta, Bisceglie e Spinazzola per la provincia Bat; Accadia, Ascoli Satriano, Carapelle, Cerignola, Lucera, Manfredonia, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Severo, Torremaggiore, Troia, Zapponeta, Foggia e Monte Sant'Angelo della provincia di Foggia; Altamura e Gravina in Puglia nella Murgia barese
Il passaggio a zone arancioni di parte della Regione comporterà la chiusura degli spostamenti in entrata e in uscita da quelle zone
In Molise, intanto, una nuova ordinanza del presidente Donato Toma, prevede che sia sospesa l'attività di didattica in presenza anche per le scuole primarie e secondarie di primo grado e disposto il divieto di utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico per motivi diversi da esigenze di lavoro, salute o di comprovata necessità. Reiterato anche, in considerazione del probabile esodo nel periodo natalizio, l'obbligo di isolamento fiduciario per le persone che dovessero rientrare in Molise senza aver eseguito, con esito negativo, un tampone antigenico
In Calabria un'ordinanza emanata lo scorso giugno in vista dell'esodo estivo prescrive di registrarsi prima del proprio arrivo attraverso il portale www.rcovid19.it
Il governo regionale potrebbe prevedere la presenza di task force ai varchi di stazioni ferroviarie e scali dell'aeroporto con l'obiettivo di effettuare screening a campione sui passeggeri in rientro
Il Viminale sta predisponendo per il periodo festivo un piano che prevede controlli intensi anche sul rispetto dei divieti di spostamento, con verifiche a campione e poi più serrate nei giorni di festa e nei weekend
La preoccupazione cresce anche per la corsa alle prenotazioni su treni, aerei e bus verso il Sud
Secondo un'analisi del Corriere della Sera c'è stato un picco di prenotazioni per il 19 e 20 dicembre, il giorno prima che entri in vigore il divieto di spostamenti tra le Regioni