
Covid, contagi nelle scuole e istituti chiusi: la situazione regione per regione
Molti studenti sono tornati sui banchi degli istituti scolastici dopo il passaggio di alcune regioni a zone con restrizioni inferiori. In quelle arancioni porte aperte fino alla terza media, mentre rimangono in didattica a distanza i ragazzi delle superiori. Proseguono i casi di chiusura o di classi in quarantena. Il nuovo Dpcm di dicembre stabilisce che dal 7 gennaio gli studenti delle scuole superiori torneranno in aula al 75%. Ecco la situazione

Il bollettino del 7 dicembre del ministero della Salute ha indicato 13.720 nuovi contagi su 111.217 tamponi. Con il passaggio da zona rossa ad arancione o gialla, con conseguente riduzione delle restrizioni, molte scuole hanno riaperto alle lezioni in presenza. Intanto, continuano a verificarsi casi di positività nelle classi. Il 7 gennaio è previsto il rientro di tutti gli studenti a scuola con anche i ragazzi delle superiori che torneranno tra i banchi in una percentuale del 75%. Ecco qual è la situazione da Nord a Sud
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"Serve una corsia preferenziale per test rapidi e tamponi, se ci fosse il caso di un positivo in classe i dirigenti scolastici devono avere risposte quasi immediate rispetto alla possibilità dei test rapidi in classe. Quando si è fatto, si è scoperto che i protocolli funzionano e la maggior parte studenti in classe non si è contagiata", ha fatto sapere il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, a Sky TG24 Live In Courmayeur, il 5 dicembre
Sky TG24 LIVE IN a Courmayeur, Azzolina: a scuola test rapidi e tamponi
"Oggi le scuole hanno 2,4 milioni di banchi nuovi. Le consegne sono state praticamente completate", ha poi fatto sapere Azzolina sui social
IL BOLLETTINO DEL 7 DICEMBRE
Il giorno successivo Azzolina è intervenuta anche sulla possibilità di andare a scuola la domenica: "Non penso sia da perseguire, anche le famiglie non lo vogliono", ha chiarito in un'intervista su La7. Riguardo ai tavoli con i prefetti per i trasporti, "servono per scaglionare gli ingressi. Ci sono dei territori già pronti a ripartire. Altre città, come quelle metropolitane, hanno bisogno di parlarsi e a questo servono i prefetti", ha aggiunto
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Intanto, il mondo della scuola continua a protestare. Il 6 dicembre, a Milano, si sono tenute le lezioni carbonare, all'aperto, per i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori. Un segno che si ripete ogni settimana. L'iniziativa è organizzata dal comitato Priorità alla scuola. "Saremo ogni domenica pomeriggio nei parchi, negli spazi verdi dei quartieri, fino a che le scuole di ogni ordine e grado non saranno tornate in presenza e sicurezza. Fino a che non avremo una città in cui non si metta in lockdown l'essenziale"

Il 5 dicembre proteste anche a Napoli, con il flash mob delle mamme No Dad. "Tutto sta ripartendo anche in Campania, tranne la scuola", hanno denunciato. Contestazioni anche ad Ancona e Firenze

Proprio in Campania sarà consentita a partire dal 9 dicembre l'attività didattica in presenza dalla scuola dei servizi educativi dell'infanzia fino alla seconda classe della Primaria. Lo stabilisce l'ordinanza numero 95 della Regione in uscita nella serata del 7 dicembre

In Umbria, l'ordinanza del 4 dicembre non prevede più - a partire dal 9 dicembre -la didattica a distanza per le scuole secondarie di primo grado le cui lezioni, dunque, tornano in presenza. Prosegue intanto lo screening di Regione e Federfarma Umbria per la ricerca degli anticorpi anti Sars-Cov-2 con test sierologici rapidi gratuiti nelle farmacie aderenti. Nel primo mese della campagna dedicata a studenti (0-19 anni) e familiari sono stati già refertati 11.597 test. Di questi, secondo gli ultimi dati, 537 hanno evidenziato valori di positività

La Regione Puglia, con un'ordinanza firmata dal governatore Michele Emiliano, ha confermato la possibilità per i genitori di alunni delle scuole elementari e medie di scegliere la didattica digitale integrata per i propri figli. L'assessore alla Salute ed epidemiologo, Pierluigi Lopalco, ha però sottolineato che la scuola è stata "effettivamente un incubatore di infezione"

In Molise, intanto, è sospesa l'attività di didattica in presenza anche per le scuole primarie e secondarie di primo grado e disposto il divieto di utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico per motivi diversi da esigenze di lavoro, salute o di comprovata necessità. È quanto prevede la nuova ordinanza del presidente Donato Toma, in vigore dal 7 dicembre e fino al 7 gennaio