
Covid: due mesi fa l’Oms elogiava l’Italia, poi è arrivata la seconda ondata. LE TAPPE
Il 25 settembre le congratulazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità sull'operato del nostro Paese, il 24 novembre il record di morti della nuova ondata del virus. Dal dibattito sulle vacanze e sulla riapertura delle scuole alla raffica di Dpcm, ecco cosa è accaduto in questi 60 giorni

Dall’elogio dell’Oms del 25 settembre al record di morti della seconda ondata del 24 novembre. Sono passati esattamente due mesi e la situazione epidemiologica legata al coronavirus in Italia si è di nuovo capovolta. In quei giorni però si registrava già un aumento dei contagi, poi esploso nelle settimane successive. A ottobre, il governo ha iniziato a riproporre misure restrittive fino all’ultimo Dpcm del 3 novembre che classifica in tre aree diverse le regioni. Ecco quali sono le tappe principali della seconda ondata di Covid in Italia
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25 SETTEMBRE, L’OMS ELOGIA L’ITALIA - “L'Italia è stato il primo Paese occidentale ad essere stato pesantemente colpito dal Covid-19. Il governo e la comunità, a tutti i livelli, hanno reagito con forza e hanno ribaltato la traiettoria dell'epidemia con una serie di misure basate sulla scienza". Con queste parole l'Oms, in un tweet pubblicato sul suo profilo ufficiale il 25 settembre, celebrava l’Italia con un video che racconta la storia dell'esperienza italiana attraverso testimonianze e immagini
Covid-19, l'omaggio dell'Oms all'Italia
LA RIPRESA DEI CONTAGI DOPO L'ESTATE - Sono meno di 2mila, su circa 107mila tamponi, i nuovi contagi registrati in Italia nel giorno in cui l’Organizzazione mondiale della Sanità si congratula col nostro Paese. Il 25 settembre si registrano anche 20 decessi (per un totale di 35.801), quel giorno ci sono anche 2.737 ricoverati con sintomi in ospedale, 244 pazienti in terapia intensiva e 44.737 persone in isolamento domiciliare
Coronavirus, la situazione in Italia: grafici e mappe
IL DIBATTITO SULLE VACANZE - A fine settembre il virus ha comunque ripreso la sua marcia, pur non essendo ancora fuori controllo. Il dibattito sulle vacanze è aperto già da settimane, da quando ad agosto rimbalzano sui media e sui social le immagini di alcune discoteche piene, di capannelli al mare con mascherine e misure sul distanziamento personale che sembrano dimenticate
Coronavirus, dal primo caso ai contagi: le tappe
LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE - Sempre nei giorni in cui l’Oms si complimenta con l’Italia, il Paese assiste alla riapertura delle scuole. Tornano, di conseguenza, a riempirsi anche i mezzi pubblici e gli scuolabus. In poche settimane però sono diverse le classi costrette a rimanere a casa per uno studente o un docente risultato positivo al Covid
Covid-19, la situazione nelle scuole italiane
6 OTTOBRE, AZZOLINA: “A SCUOLA CASI SPORADICI” - La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina il 6 ottobre dichiara: “Dalla riapertura delle scuole, gli studenti risultati positivi sono 1.492, ossia una percentuale dello 0,021% sul totale”. I contagi nelle scuole, specifica, “sono casi sporadici e sono stati contratti per lo più fuori dalle scuole. È convinzione di tutti che serve molta più prudenza nella fasi che riguardano il pre e il post scuola"

LE FILE PER I TAMPONI DRIVE-IN - Ancora tra fine settembre e inizio ottobre, sono sempre più lunghe le file per i tamponi drive-in. Da Nord a Sud, il sistema, diverso in ogni zona d'Italia, sembra in sofferenza: chi si deve sottoporre al test passa ore in coda e deve aspettare giorni per avere il risultato. Tra le regioni più in difficoltà Lazio e Campania, con file fuori dalle strutture che arrivano anche a 10-12 ore

IL DPCM DEL 13 OTTOBRE - Il primo Dpcm della seconda ondata viene firmato il 13 ottobre. Le mascherine tornano obbligatorie sia all'aperto che al chiuso, tranne che a casa propria. Si raccomanda di non fare feste, cene con al massimo sei persone, addio al calcetto e teatro e cinema a numero chiuso. Fissato a 30 il limite del numero delle persone che potranno partecipare a cerimonie civili e religiose, come matrimoni e battesimi

IL DPCM DEL 18 OTTOBRE - Il 18 ottobre arrivano misure ancora più restrittive, che consentono ai sindaci di disporre la chiusura di strade e piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento dopo le 21. Si vietano attività convegnistiche o congressuali, sagre e fiere di comunità, si consente alle scuole superiori di organizzare attività di didattica a distanza e alle Università di organizzare le proprie attività in base alla situazione epidemiologica del territorio

IL DPCM DEL 24 OTTOBRE - Il 24 ottobre arriva il terzo Dpcm nel giro di 11 giorni, è un decreto più severo: stop a palestre, piscine, centri benessere, teatri, cinema, centri natatori, centri benessere e termali; stadi di nuovo chiusi dopo che per un mese è stato possibile far entrare un massimo di 1.000 spettatori; chiusura dei bar e dei ristoranti alle 18; incremento della Dad alle superiori e l'invito a non spostarsi, se non per situazioni di necessità

LE PROTESTE CONTRO LE RESTRIZIONI - Nei giorni successivi al Dpcm del 24 ottobre vanno in scena diverse manifestazioni di piazza nelle grandi città italiane, da Torino a Palermo. Alcuni cortei sono pacifici, altri invece sfociano in scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine

IL DPCM DEL 3 NOVEMBRE - La curva dei contagi però continua a impennarsi e il 3 novembre arriva un nuovo Dpcm. Il provvedimento del premier Giuseppe Conte impone il coprifuoco su tutto il territorio nazionale dalle ore 22 alle 5 del mattino successivo, dad obbligatoria nelle scuole superiori, stop ai centri commerciali nei weekend, riduzione del 50% della capienza dei mezzi pubblici. Il Dpcm inoltre individua tre aree (gialla, arancione e rossa) corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio, per le quali sono previste specifiche misure restrittive

ITALIA DIVISA IN ZONE GIALLE, ARANCIONI E ROSSE - In base alle ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza del 4, 10, 13, 19 e 20 novembre, sono in area gialla Lazio, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto; in area arancione: Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Puglia, Sicilia, Umbria; in area rossa Abruzzo, Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Valle d’Aosta

24 NOVEMBRE, RECORD DI MORTI DELLA SECONDA ONDATA - Sul versante epidemiologico, intanto si inizia a intravedere un calo dei contagi dovuto, secondo diversi esperti, anche alle misure restrittive dell’ultimo Dpcm, quello del 3 novembre. Ma il 24 novembre si registrano 853 morti, record della seconda ondata di Covid-19. I decessi totali hanno superato quota 51mila. Sono 3.816 i pazienti in terapia intensiva, 34.577 i ricoverati con sintomi e quasi 760mila le persone in isolamento domiciliare

LE IPOTESI SUL NUOVO DPCM IN VISTA DEL NATALE - Il Dpcm del 3 novembre scadrà il 3 dicembre. E il governo sta lavorando ai nuovi provvedimenti che, in teoria, dovrebbero valere anche durante le festività di fine anno. C’è da decidere se sarà possibile spostarsi fra le regioni, se negozi, ristoranti e bar potranno. C’è anche il nodo legato agli impianti sciistici e alle vacanze. “Il periodo natalizio - ha detto Conte - richiede misure ad hoc. Si rischia altrimenti di ripetere il Ferragosto e non ce lo possiamo permettere"