Ragazza morta in catamarano, in video gli ultimi istanti di Anna: ha tentato di salvarsi

Cronaca

Il padre di Anna Chiti, Umberto: "Per quel tipo di barca ci voleva più personale, invece lei era da sola con lo skipper. Voglio la verità". Al vaglio degli inquirenti il contratto di lavoro e le mensioni della ragazza nel suo primo giorno di lavoro

ascolta articolo

Si indaga a 360 gradi sulla morte di Anna Chiti la studentessa di 17 anni dell'istituto Nautico di Venezia  vittima di un incidente  in mare nel suo primo giorno di lavoro, ingaggiata come marinaia su un catamarano charter che porta in giro i turisti in laguna.

Un video della sicurezza della marina Santelena ha ripreso l'istante in cui la ragazza cade dal catamarano. Anna - riferisce il titolare della marina, che ha visto le immagini  - stava tentando di saltare sul pontile con la cima già in mano ma è inciampata finendo in acqua. E' riemersa e ha tentato di risalire sul catamarano, ma la cima è stata agganciata dall'elica in movimento, e l'ha trascinata giù.

La salma della giovane è stata messa a disposizione per un eventuale esame autoptico, che potrebbe essere eseguito a breve. Al momento non risultano indagati.  Le indagini sono condotte dalla Capitaneria di Porto di Venezia. Sono al vaglio degli investigatori le telecamere di sorveglianza della darsena della Marina di Sant'Elena per ricostruire quanto accaduto. All'esame degli investigatori è inoltre il contratto di lavoro e la mansione della ragazza.

Aperta inchiesta anche sul contratto       

Sono al vaglio degli investigatori le telecamere di sorveglianza della darsena della Marina di Sant'Elena per ricostruire quanto accaduto. Saranno ascoltate le persone presenti al bordo della barca, l'equipaggio ed i turisti di origine straniera che aveva noleggiato il catamarano per la festa. A questi ultimi le autorità hanno chiesto di ritardare la propria partenza da Venezia.  Sconvolto il papà della ragazza, Umberto Chiti. "Voglio la verità, mia figlia non doveva fare nessuna manovra" ha detto. "Per una barca di quelle dimensioni, che porta in giro i turisti - ha aggiunto - ci voleva più personale, invece lei era da sola, col marinaio, e da quanto sapevo, era stata presa perché parlava molto bene l'inglese ma non era ancora pronta per tenere una barca o fare altro". Anna Chiti era originaria di Treviso, ma per ragioni di studio viveva a Venezia, nel convitto dell'istituto nautico. Amava il mare, e la vela. "Era una ragazza piena di vita, appassionata - l'ha ricordata il presidente dell'istituto, Michelangelo Lamonica - che oltre ad avere buoni voti si impegnava anche in attività peer to peer' con gli studenti più piccoli, per aiutarli nelle materia in cui avevano difficoltà". 

Approfondimento

Venezia, era al primo giorno di lavoro la ragazza morta sul catamarano

Cronaca: i più letti