
Covid, altre quattro regioni in bilico ma tutta Italia rischia nuove restrizioni
Entro la fine di questa settimana potrebbero passare a 14 le regioni nelle quali sono necessarie misure più restrittive di quelle in vigore in tutto il Paese. Il ministro della Salute Roberto Speranza sta valutando in particolare la situazione di Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Intanto arrivano indicazioni per controlli più severi

Entro la fine della settimana potrebbero essere 14 le regioni, oltre alla provincia di Bolzano, nelle quali sono necessarie misure più restrittive di quelle in vigore in tutta Italia
GLI AGGIORNAMENTI LIVE SUL CORONAVIRUS
Non un lockdown generale per fermare la crescita dei contagi da Covid, ma qualcosa che si avvicina molto visto che più di due terzi del Paese sarebbero in zona arancione o rossa
I numeri e i casi più preoccupanti da Nord a Sud
Il ministro della Salute Roberto Speranza sta valutando in particolare la situazione della Campania
Lo speciale Coronavirus
Non solo: insieme alla Campania, al vaglio i dati di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto
Conte: "Evitare lockdown generale"
Per ora l'ipotesi di un nuovo lockdown totale non è sul tavolo, ripetono fonti di governo e maggioranza aggiungendo che si vuole attendere di vedere gli effetti del Dpcm del 3 novembre sulla curva dei contagi e solo allora si deciderà

Il dato di fatto è però che già ora in mezza Italia sono chiusi bar e ristoranti e non ci si può spostare dal proprio Comune

L’obiettivo è anche quello di coordinare con i sindaci la chiusura di quelle strade e piazze più a rischio assembramenti

L'indicazione che arriva dagli scienziati per Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto è chiara: "Sulla base dell'ultimo monitoraggio ci sono quattro regioni che vanno verso un rischio alto e nelle quali è opportuno anticipare le misure più restrittive" ha detto Silvio Brusaferro

La Campania, ad esempio, ha un'incidenza di casi per 100mila abitanti di 633,48, sotto solo alle regioni già rosse, 21.434 nuovi casi in una settimana (seconda solo alla Lombardia), un rapporto positivi/tamponi salito in una settimana dal 10,5% al 18,1%

Il presidente della Campania Vincenzo De Luca continua invece a ribadire che per la sua regione non c'è alcuna decisione da prendere. "La collocazione è stata decisa ieri a fronte della piena rispondenza dei nostri dati a quanto previsto dai criteri oggettivi fissati dal ministero della Salute"