Scuola, "9000 infermieri anti-Covid": il piano della Fnopi per il rientro sui banchi
La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche propone la presenza di un infermiere in ogni plesso scolastico, con lo scopo di verificare la corretta applicazione delle misure anti-Covid, ma anche monitorare la salute degli alunni e del personale scolastico. "È una figura che c'è già, ed è l'infermiere di famiglia e comunità", spiega la Federazione
Novemila infermieri scolastici, uno per ogni plesso, per verificare la corretta applicazione delle misure anti-Covid, ma anche la salute e i bisogni assistenziali degli alunni e del personale docente. È questa la proposta della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) per il rientro nelle classi
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La funzione dei 9mila infermieri è quella di allertare e attivare in caso di necessità il medico del dipartimento di prevenzione cui il plesso scolastico fa riferimento
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Gli infermieri anti-Covid funzionerebbero quindi da contatto diretto con il dirigente scolastico o un suo incaricato (referente scolastico per Covid-19)
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Secondo la proposta della Fnopi, si tratterebbe di infermieri in azione diretta, e non solo su chiamata
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La Fnopi sottolinea che questo tipo di infermiere di fatto c'è già, ed è l'infermiere di famiglia e comunità
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"L'infermiere scolastico - ha spiegato Mangiacavalli - promuove la salute e aiuta gli individui ad avere i mezzi e le conoscenze per un maggior controllo sul loro livello di salute. Avere un professionista infermiere a scuola garantisce il rispetto dei diritti di tutela alla salute e diritto allo studio"
La figura è stata introdotta dal Patto per la Salute e dal decreto Rilancio, "proprio per la caratteristica di 'comunità' delle scuole", sottolinea Fnopi
Applica anche strategie e metodi educativi a gruppi di persone per il miglioramento di abitudini e stili di vita, e per il self-management
