Coronavirus, da Covid impatto su controllo contenuti sensibili su Facebook
Il coronavirus ha impattato sul controllo dei contenuti sensibili su Facebook, che per rivederli ha dovuto dare priorità alla tecnologia piuttosto che ai revisori in carne ed ossa. È quanto emerge dalla sesta edizione del Report sull'applicazione degli Standard della Comunità che trimestralmente fornisce dati su come il social ha applicato le sue policy in ambiti come il linguaggio d'odio o il cyberbullismo, nel caso specifico da aprile a giugno 2020, sia su Facebook sia su Instagram. Il report mostra, ad esempio, come i contenuti di incitamento all'odio siano considerevolmente aumentati su Facebook da 9,6 milioni nel primo trimestre 2020 a 22,5 nel secondo trimestre; su Instagram da 808.900 nel primo trimestre a 3,3 milioni nel secondo trimestre 2020. Con il rilevamento proattivo, cioè con la tecnologia di Intelligenza artificiale, "per Facebook nel 94,5% dei casi si è agito su questi contenuti prima ancora che venissero segnalati, per Instagram invece nell'84.2% dei casi.