Torino, annega figlia di 10 mesi nella vasca da bagno e poi tenta il suicidio

Cronaca
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Questa, secondo i carabinieri, la ricostruzione della tragedia avvenuta a Nole, nel Basso Canavese. La donna ha poi impugnato un coltello da cucina e ha cercato di colpirsi al petto, riportando alcune ferite. Nel pomeriggio avrebbe avuto appuntamento dallo psicologo, dove era in cura da un anno

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Ha annegato la figlia di 10 mesi nella vasca da bagno, quindi ha impugnato un coltello da cucina e ha cercato di colpirsi al petto, riportando solamente alcune ferite. Questa la ricostruzione fatta degli inquirenti sul caso della bambina trovata morta a Nole Canavese, in provincia di Torino. È stato il padre a tentare di rianimare la bimba di 10 mesi prima che arrivassero i soccorsi chiamati da lui stesso. La piccola era l'unica figlia della coppia, poco più che trentenne. La madre era accanto, ferita con un coltello da cucina. La donna si trova ora ricoverata all'ospedale Molinette di Torino. Le indagine sono affidate ai carabinieri coordinati dalla pm della procura di Ivrea Elena Parato.  

Carabinieri nei pressi dell'abitazione in cui una donna ha ucciso la figlia di dieci mesi annegandola nella vasca da bagno a Nole nel Torinese, 22 novembre 2024. ANSA
Carabinieri nei pressi dell'abitazione in cui una donna ha ucciso la figlia di dieci mesi annegandola nella vasca da bagno a Nole nel Torinese, 22 novembre 2024. - ©Ansa

La donna era in cura da un anno

Era da oltre un anno in cura e sarebbe dovuta andare oggi pomeriggio dalla psicologo la madre che ha annegato la piccola. La donna, secondo quanto si apprende da fonti investigative, aveva infatti manifestato problemi psicologici fin dai primi mesi di gravidanza e per questo era seguita da uno psicologo.  

Il sindaco di Nole: "Una tragedia immensa"

“È una tragedia immensa che sconvolge tutta la comunità”. Lo ha detto Simone Bertino, sindaco di Nole Canavese dove nella tarda mattinata si è consumata la tragedia della bimba di 10 mesi morta affogata nella vasca da bagno. Il primo cittadino, che nel primo pomeriggio si è recato sul luogo dell’accaduto, ha aggiunto: “Abito poco distante, li conosco, sono bravissimi ragazzi, una bella famiglia, cresciuti a Nole, stanno insieme da molto tempo e hanno desiderato tanto quella bambina. Da quello che mi è stato detto so che non sono stati lasciati mai soli”, ha riferito ancora.

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