
Coronavirus, 100 fotografi raccontano il lockdown: la mostra a Catania. FOTO
Da sabato 18 luglio al 4 ottobre il Palazzo della Cultura della città etnea ospiterà 122 immagini del tempo sospeso vissuto durante l'emergenza Covid-19. LA FOTOGALLERY

Durante il lockdown molti artisti hanno trovato il modo di esprimersi e raccontare un tempo fermo, sospeso. Al Palazzo della Cultura di Catania dal 18 luglio al 4 ottobre saranno esposti 122 scatti raccolti durante l'emergenza Coronavirus. La mostra si intitolerà Sine Die
"Downthere", cronache di un lockdown (in pillole)
Promossa e realizzata dalla Fondazione Oelle, presieduta da Ornella Laneri e co-organizzata dal Comune di Catania, ripercorre attraverso lo sguardo di oltre 100 autori "le complesse dinamiche sociali che il mondo sta vivendo quotidianamente nel tempo del Coronavirus"
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"L'esposizione è stata fortemente voluta - dice Laneri - per supportare, con un progetto unico e internazionale, la città etnea privata di offerte culturali dall'emergenza sanitaria in atto"
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L'iniziativa ha preso le mosse nei mesi scorsi, durante il lockdown, quando gli organizzatori hanno hanno iniziato a raccogliere fotografie e scritti brevi per costruire la memoria di questo momento storico

"L'arte ha risposto all'invito e ne è nata una comunità spontanea ed entusiasta, che ha visto lavorare insieme maestri acclarati e giovani artisti, filosofi e scrittori, medici, studenti, e molta gente comune", spiega Laneri. Tutte queste categorie hanno contribuito con il loro progetto "a raccontare il mondo e la loro quotidianità ai tempi della pandemia. Per non dimenticare"

Tra le immagini in mostra c'è la testimonianza da Bergamo di Mario Cresci (Chiavari, 1942), un maestro che ha reinventato l'arte fotografica, elevandola al rango di arte visiva

Presente anche uno scatto di Michael Christopher Brown (Skagit Valley, Washington, 1978), il famoso fotoreporter americano i cui scatti sono pubblicati nel mondo da National Geographic, Time, New York Times Magazine

La mostra è accompagnata da un catalogo, a cura di Carmelo Nicosia, edito dalla Fondazione Oelle

"Con la sospensione della normalità è cambiato il processo di identità sociale. La piattaforma e la mostra sono un archivio della memoria di questo periodo stra-ordinario, di variegati e complessi contributi, sintesi di immagini, poesie, scritti brevi", ha dichiarato Nicosia