Fase 2, protesta taxi a Milano: "Incassi al minimo, Comune conceda i voucher"
I tassisti hanno inscenato un corteo funebre in piazza della Scala, nel centro del capoluogo lombardo, con una bara di cartone con la scritta taxi. Chiedono aiuti per sopperire alle poche richieste del periodo. "Non riusciamo a pagare neppure i costi della benzina", è l'allarme da loro lanciato. LA FOTOGALLERY
A Milano è andata in scena una protesta da parte dei tassisti: un corteo funebre, con una bara di cartone con la scritta taxi, per simulare il funerale della categoria e chiedere aiuti per cercare di recuperare almeno un po' di clientela nella fase 2 del Coronavirus grazie all'utilizzo di voucher
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A protestare sono alcune decine di tassisti che hanno manifestato in Piazza della Scala, davanti al Comune di Milano
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"Abbiamo chiesto al Comune di individuare alcune fasce deboli che devono andare al lavoro o si devono spostare in città ma non vogliono prendere i mezzi di trasporto pubblico perché non si sentono sicuri", ha detto uno dei portavoce della protesta
"Queste persone possono utilizzare il servizio taxi con dei voucher, le nostre auto sono disinfettate dopo ogni corsa e la maggior parte hanno i pannelli di plexiglas", ha proseguito il tassista
I tassisti chiedono al Comune di "sbloccare 400 mila euro che erano destinati all'acquisto delle auto ecologiche per fare buoni sconto per le categorie disagiate"
"Incassiamo dai 20 ai 35 euro al giorno in 10 ore di lavoro siamo in situazione disperata", fanno sapere i tassisti milanesi
"Non paghiamo nemmeno le spese vive della benzina", sostengono alcuni dei manifestanti in Piazza della Scala
La richiesta è dunque quella di "una clientela, anche creandola in modo artificiale, per contribuire al trasporto della fase 2 e avere un incasso di galleggiamento"