
Coronavirus, a Milano i ristoratori consegnano chiavi al Comune per protesta. FOTO
All'iniziativa, che ha visto sia una consegna fisica che una virtuale tramite foto, si sono uniti anche i gestori di altre attività, come parrucchieri e centri estetici, che non potranno riaprire già il 4 maggio nell'ambito della "Fase 2". LA FOTOGALLERY

I ristoratori milanesi, insieme ai gestori di altre attività, hanno messo in atto una protesta fortemente simbolica perché si sentono penalizzati dall'annunciato calendario di riaperture della "Fase 2" dell'emergenza Coronavirus. In vista di una più ampia manifestazione il prossimo 4 maggio, hanno infatti apparecchiato i tavoli, spento le luci e chiuso i loro locali. Poi hanno consegnato le chiavi al Comune della città
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I ristoratori e gli altri gestori protestano contro la decisione del governo di mantenere la chiusura di queste attività commerciali anche nella prima parte della fase 2, che partirà il 4 maggio
Il calendario della fase 2
Alla protesta hanno aderito tra gli altri anche estetisti e parrucchieri
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Le ipotesi dal governo indicano infatti la data del primo giugno come possibile riapertura per ristoranti, centri estetici e saloni di bellezza

Prima la delegazione ha sfilato simbolicamente per via Manzoni, zona commerciale del centro cittadino

"Il Comune non può intervenire sulle riaperture", ha però sottolineato l'amministrazione cittadina

Si sta comunque nel frattempo mettendo in campo un piano per quando le attività potranno aprire, con la possibilità di espandersi all'esterno
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L'amministrazione ha aggiunto che si sta valutando anche un abbattimento della Cosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico
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