Coronavirus, la Protezione Civile: 80.539 casi totali, 10.361 guariti e 8.165 deceduti

Cronaca
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I dati forniti nel consueto bollettino delle 18. Ancora assente il commissario Borrelli, negativo al tampone, ma ancora a casa con la febbre. Dalle 20 disponibile online il bando per reclutare nuovi infermieri. Oms: "Curva rallenta, speriamo presto un calo sostenuto"

In Italia le persone complessivamente risultate positive al coronavirus, compresi guariti e deceduti, sono 80.539. Di questi, 62.013 sono i contagiati attuali, di cui 33.648 in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, 24.753 ricoverati e 3.612 in terapia intensiva. Le persone guarite nelle ultime 24 ore sono 999, che portano il totale a 10.361, mentre i decessi registrati nell’ultimo giorno sono 712 (ieri erano stati 683) e non 662 come compare nella tabella aggiornata della Protezione Civile. A questo dato, infatti, vanno sommate le morti registrate oggi in Piemonte, che sono 50, come comunicato dalla stessa Regione. Per un ritardo nella trasmissione dei dati, invece, la tabella della Protezione Civile conta oggi 449 vittime totali in Piemonte, che è lo stesso dato di ieri. In tutto, quindi, le vittime in Italia sono 8.215. Oggi alla consueta conferenza stampa giornaliera della Protezione civile, non era presente, come già accaduto ieri, il commissario Angelo Borrelli – risultato negativo al tampone – che accusa ancora uno lieve stato influenzale. Borrelli è stato sostituito da Agostino Miozzo, vice capo della Protezione Civile, e Luigi D’Angelo, direttore operativo del Dipartimento (GLI AGGIORNAMENTI - COME INTERPRETARE I DATI - LO SPECIALE).

I dati regione per regione

Dai dati della Protezione Civile emerge che i contagiati sono:

22.189 in Lombardia
8.850 in Emilia-Romagna
6.140 in Veneto
5.950 in Piemonte
2.973 in Toscana
2.795 nelle Marche
2.027 in Liguria
1.835 nel Lazio
1.169 in Campania
1.095 in Puglia
1.095 in Sicilia
1.094 in Trentino
954 in Friuli Venezia Giulia
860 in Abruzzo
791 in provincia di Bolzano
770 in Umbria
462 in Sardegna
378 Valle d'Aosta
372 in Calabria
133 in Basilicata
81 in Molise.

Quanto alle vittime, se ne registrano:
4.861 in Lombardia
1.174 in Emilia-Romagna
499 in Piemonte
310 nelle Marche
287 in Veneto
280 in Liguria
158 in Toscana
106 Lazio
86 in Trentino
83 in Campania
72 in Friuli Venezia Giulia
65 in Puglia
63 in Abruzzo
48 in provincia di Bolzano
33 in Sicilia
28 in Valle d'Aosta
20 in Umbria
19 in Sardegna
14 in Calabria
8 in Molise
uno in Basilicata.

Protezione Civile: "La velocità di incremento della curva rallenta"

Miozzo ha spiegato che c'è stato un "rallentamento della curva" ed è "importante", ma ha sottolineato che "non possiamo aspettarci un' improvvisa diminuzione". Per spiegare la ragione del piccolo incremento di oggi, ha detto il vice capo della Protezione civile, "l'ipotesi è che ci sia stato un accumulo di risultati di tamponi fatti nei giorni precedenti. Ma la cosa importante è la velocità di incremento della curva che apparentemente sembra rallentare" (LA SITUAZIONE IN ITALIA: GRAFICI E MAPPE - LA MAPPA GLOBALE DEL CONTAGIO).

Si apre il bando infermieri

Il vicecapo della Protezione civile Agostino Miozzo, durante la conferenza stampa, ha annunciato che "da oggi alle 20 è aperto online l'appello per reclutare infermieri, all'indirizzo infermieripercovid.protezionecivile.it. Nei prossimi giorni speriamo di aggiungere un numero importante di infermieri per dare respiro ai colleghi sui territori". Inoltre ha spiegato che sono in arrivo a Bergamo, Brescia e Piacenza "il primo contingente di medici reclutati con l'appello fatto in tutto il Paese, contiamo di dare continuità all'invio di medici nei giorni a venire".

Oms: "La curva rallenta, speriamo presto calo sostenuto dei casi"

Alla conferenza ha partecipato anche Ranieri Guerra, vice direttore vicario dell'Oms, che ha confermato: "Le misure sembrano avere effetto, misuriamo quanto avvenuto 15-20 giorni fa. Importante non abbassare la guardia, rallenta la curva, nei prossimi giorni speriamo in una diminuzione sostenuta della casistica".

"Fondamentale isolamento domiciliare"

"È fondamentale continuare la politica di isolamento domiciliare, a seconda delle condizioni dei pazienti", ha poi sottolineato Guerra. "Per i pauci sintomatici è fondamentale per allentare la pressione sugli ospedali. "Serve", però, "assistenza domiciliare integrata, psicologica e di monitoraggio dei parametri vitali".

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