Coronavirus, spesa on line e consegne a domicilio tra ritardi e poche disponibilità

Cronaca

Stefania Bernardini

Negli ultimi giorni, durante l’emergenza a causa della diffusione del nuovo virus, le consegne a casa degli acquisti dai supermercati stanno riscontrando varie problematiche. Molte catene non hanno slot liberi, altre hanno il sito bloccato

Fare la spesa online ai tempi del Coronavirus è diventato complicato. La richiesta è al limite e molte catene di supermercati non hanno più personale per consegnare gli ordini, mentre altre si ritrovano con il sito non funzionante a causa dell'eccessivo numero di persone che agiscono sulla pagina contemporaneamente  (MAPPA E GRAFICI DEL CONTAGIO - LE MISURE DEL GOVERNO ITALIANO - GLI AGGIORNAMENTI). Nonostante le aziende stiano cercando di potenziare il servizio, restano numerosi problemi che allungano i tempi delle consegne o rendono difficile terminare l’ordine. “Le richieste sono estreme e le aziende stanno cercando di risolvere tutte le problematiche con un’intensificazione dei reparti logistici e ripianificazione dei servizi online”, ha spiegato a Sky TG24 Daniel Giovannetti, amministratore delegato di iCarry.

Il problema: la saturazione della catena

Il principale problema è che le richieste online sono aumentate considerevolmente rispetto a qualche mese fa, portando a una saturazione di tutta la catena che va dall’accesso al sito, alla ricezione dell’ordine, alla preparazione della merce, fino alla consegna. "Abbiamo ricevuto uno tsunami di richieste e - racconta sempre a Sky TG24 Alessandro Angelini, direttore operativo di Supermercato24 - come tutte le piattaforme non eravamo preparati a gestire questa mole". La situazione sta però migliorando e sia le catene di grande distribuzione che i servizi esterni per la spesa online stanno implementando i loro comparti per assicurare il servizio. "Stiamo investendo su risorse addizionali di personale e processi nuovi - ha detto Angelini - che ci permettano di gestire il servizio su larga scala e in modalità conformi alle direttive sull'emergenza Coronavirus, ossia senza dover incontrare le persone" (IL TROMBETTISTA COMMUOVE I VICINI - LE SCRITTE "ANDRÀ TUTTO BENE" - LO SPECIALE).

Il sito di Carrefour: “Sei in coda, aspetta il tuo turno”

Su carrefour.it i limiti iniziano dall’accesso al sito. Appena si prova a effettuare la spesa a domicilio compare un messaggio di scuse dell’azienda: “Gentile cliente, a causa del numero eccezionale di richieste, una volta entrato nel sito, potresti non trovare fasce orarie disponibili per la consegna o il ritiro. Potrai comunque iniziare a comporre il tuo carrello. Inoltre, potrebbero verificarsi dei ritardi nell’evasione del tuo ordine ed alcuni prodotti potrebbero non essere disponibili. Grazie per la comprensione e la fiducia”. L’attesa per iniziare a comporre l’ordine è di più di un’ora e non si ha la certezza, in seguito, di riuscire a selezionare un orario per la consegna.

Nessuno slot libero per la consegna su Esselunga

La pagina per riempire il carrello di Esselunga a domicilio, invece, funziona correttamente, ma quando si passa alla selezione del giorno e della fascia oraria di consegna, nessuna data o orario risulta disponibile, almeno per due settimane. L’azienda, per ridurre il numero di richieste, ha anche introdotto il limite di una spesa a settimana per ogni cliente.

Pochi prodotti su Amazon Pantry

Difficoltà si riscontrano anche con il servizio di consegna di prodotti alimentari di Amazon. Il sito scarseggia di rifornimenti e l’offerta di prodotti è molto limitata. Nella categoria pasta non si trovano opzioni di scelta, in quella dei cereali e muesli è disponibile solo una crema di riso. Al momento della conferma dell’ordine non è possibile scegliere la consegna programmata.

Qualche difficoltà anche su Supermercato24

Stessi problemi di Esselunga a casa si trovano anche sul sito di Supermercato24 dove è possibile scegliere tra diverse insegne come Carrefour, Coop, Conad o Pam. Alcune volte, però, riempiendo il carrello, al momento della selezione di un orario e giorno di consegna non risulta alcuna opzione disponibile. Sul sito ci sono avvisi che spiegano come la spesa potrebbe essere portata a destinazione non prima di 4-5 giorni, ma il direttore operativo dell'azienda ha assicurato che si sta lavorando per riportare al più presto il servizio alla normalità.

Il motivo dei disagi e cosa si sta facendo per risolvere la situazione

In una situazione d’emergenza come quella attuale, in cui i cittadini sono impossibilitati a uscire, poter fare la spesa online diventa quasi necessario. L’aumento della richiesta ha creato difficoltà logistiche che si ripercuotono sui lavoratori che fisicamente devono preparare gli ordini di migliaia di persone e sui fattorini che devono consegnarli. Per questo motivo le aziende si stanno impegnando per risolvere al più presto le varie problematiche. “Anche se le richieste sono estreme - ha detto Giovannetti - è importante mantenere il focus su quelle che sono le necessità delle persone e stiamo spingendo molto per assicurare a tutti il servizio”. Alcune imprese stanno poi riconvertendo la loro offerta per andare incontro alle nuove esigenze dei cittadini, come per esempio OffLunch, piattaforma che si occupa di consegnare pranzi negli uffici che ha riorganizzato il lavoro per poter portare piatti alle famiglie. Altre società, invece, hanno applicato sconti sul noleggio dei veicoli per effettuare le consegne. “Noi stiamo offrendo la nostra flotta per effettuare il delivery a condizioni più vantaggiose”, ha raccontato a Sky TG24 Lorenzo Spanò, Country Manager di Cooltra. Tutti gli operatori del settore sono impegnati a poter garantire, al più presto, le corrette funzionalità per poter richiedere la consegna della spesa a casa con un aumento del personale e dei veicoli che permettano di velocizzare le operazioni di preparazione e recapito a domicilio della merce acquistata. 

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