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Coronavirus, da Israele all'India: ecco i Paesi che bloccano gli arrivi dall'Italia

Cronaca

Stessa scelta per Maldive e Arabia Saudita. Diversi Stati, tra cui Usa e Hong Kong, sconsigliano viaggi "nelle aree interessate" dal contagio. Ue: le frontiere restano aperte e nessuno ha chiesto di sospendere Schengen. Turchia blocca voli per il nostro Paese 

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Da Israele alla Giordania, dal Kuwait alle Seychelles alla Gran Bretagna, fino all'Arabia Saudita, le Maldive e l'India. Mentre l'Italia fronteggia l'epidemia da coronavirus (AGGIORNAMENTI - TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE), diversi Paesi stranieri si stanno muovendo per ridurre i rischi di un contagio e hanno adottato misure restrittive bloccando gli ingressi di persone in arrivo dall'Italia o in alcuni casi dei cittadini italiani in generale. Altri Paesi, tra cui Stati Uniti e Hong Kong, hanno alzato le allerte e sconsigliano viaggi nel nostro Paese. La compagnia di bandiera americana, la American Airlines, ha sospeso tutti i voli da e per Milano fino al 24 aprile. Decisione analoga per la Delta che ha fermato i collegamenti dal Jfk a Milano Malpensa rispettivamente fino al 1 maggio (per Milano) e fino al 2 maggio (da Milano). Lufthansa, a inizio marzo ha fatto sapere, che "sta rimodulando il proprio servizio verso il Nord Italia per far fronte ai cambiamenti della domanda. Nel mese di marzo saranno quindi ridotte le frequenze per Milano, Venezia, Roma, Torino, Verona, Bologna, Ancona e Pisa".

I blocchi per chi arriva dall'Italia

Dal 27 febbraio Israele ha impedito l'ingresso a tutti i cittadini italiani. Sono state emesse disposizioni per impedire l'ingresso nel Paese a passeggeri in viaggio dall'Italia. Il 3 marzo anche l'India ha chiuso l'ingresso ai viaggiatori provenienti dall'Italia (e da Cina, Iran, Corea del Sud e Giappone). Nel Paese sono sospesi i visti rilasciati fino a questa data "per tutti i cittadini italiani, cinesi, sudcoreani, iraniani e giapponesi che non siano ancora entrati" in India. Il Kuwait e la Turchia hanno sospeso tutti i voli da e per l'Italia. La Repubblica Ceca ha bloccato i collegamenti aerei con Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, dal 5 fino al 18 marzo. Il consiglio di sicurezza della Repubblica Ceca, il 2 marzo, ha deciso di sospendere i voli da Milano, Bologna e Venezia. La Giordania ha deciso il divieto di ingresso ai viaggiatori provenienti dal nostro Paese. Inoltre, sarà negato il visto ai viaggiatori che siano stati in Italia nei 14 giorni precedenti. La Royal Jordanian Airlines, inoltre, ha sospeso i suoi voli per Roma a partire dal 26 febbraio e fino a nuovo ordine. L'Arabia Saudita ha vietato l'ingresso per i passeggeri con visto turistico da Paesi con casi confermati di coronavirus, inclusa l'Italia. Le autorità delle isole pacifiche di Tuvalu hanno stabilito il divieto di ingresso sul territorio con respingimento alla frontiera per tutti i viaggiatori in provenienza dall'Italia. Scelta analoga hanno fatto le Isole Cook, sempre nel Pacifico. L'Uzbekistan Airways ha sospeso i voli per Roma dal 1° marzo. Anche il Kenya ha sospeso dal 3 mazro il permesso di atterraggio ai "voli provenienti da Verona e Milano" e diretti alle località costiere, meta turistica per eccellenza di molti connazionali.

Anche Seychelles, Maldive e Mauritius chiudono agli italiani

Il 7 marzo le Maldive hanno annunciato il divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall'Italia. Anche le Seychelles, paradiso delle vacanze, chiudono le frontiere agli italiani. In particolare "le autorità locali hanno vietato a tutte le compagnie aeree con voli diretti alle Seychelles di imbarcare passeggeri che siano stati in Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni. Analogamente, i passeggeri che arrivano via mare non potranno sbarcare se sono stati Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni”. Decisioni simili riguardano Mauritius e El Salvador (divieto di ingresso nel suo Paese per tutte le persone in viaggio da Italia e Corea del Sud). Samoa ha deciso che chi arriva dall'Italia entra solo dopo quarantena e certificato. Misure simili, in forme più o meno identiche e con limitazioni che riguardano l’Italia, sono state adottate anche da Bahrein, Turkmenistan, Iraq, Vietnam e Capo Verde, informa il sito di Viaggiare Sicuri. 

I Paesi che prevedono o valutano quarantene

La Romania, invece, ha chiesto la quarantena obbligatoria per tutte le persone in arrivo da Lombardia e Veneto o che vi siano state negli ultimi 14 giorni. Pechino ha annunciato la stessa misura per chi arriva dall'Italia, oltre che per chi proviene da altri Paesi esposti al contagio (Corea del Sud, Giappone, Iran). Dal 5 marzo la Gran Bretagna impone "l'auto-isolamento" per 14 giorni a scopo precauzionale a tutti coloro che arrivano arrivano dall'intero territorio italiano e presentino sintomi "anche leggeri". Tra i Paesi che impongono o suggeriscono la quarantena di 14 giorni per i passeggeri in arrivo dall'Italia ci sono - in varie formulazioni e con varie gradazioni di obbligo - Macao (osservazione medica e isolamento a discrezione delle autorità locali), Panama (possibile invito a rimanere a casa per 14 giorni), Ciad (quarantena obbligatoria di 14 giorni), Malta (quarantena volontaria), Eritrea (quarantena in ospedale), Montenegro, Territori Palestinesi, Bangladesh e Vietnam (questi ultimi due impongono la quarantena domiciliare obbligatoria). Praga ha disposto screening sui passeggeri dei voli in arrivo dall'Italia, e controlli rafforzati ci sono anche in Messico, Malaysia, Nicaragua, Russia, Bielorussia, Cipro, Slovacchia, Sudafrica e a Cuba. Il Qatar ha disposto invece che i passeggeri in arrivo dall'Italia e che presentino sintomi da sospetto coronavirus vengano trasferiti in ospedale per accertamenti. La Thailandia ha inserito l'Italia tra le "aree pericolose per le malattie trasmissibili" ed ha imposto a chiunque arrivi dal nostro Paese l'auto-quarantena, e sta valutando l'introduzione di una quarantena obbligatoria. 

La circolare del Parlamento Ue

Intanto al Parlamento Ue è stata emanata una circolare che chiede a coloro che negli ultimi 14 giorni sono stati nelle zone colpite dal Coronavirus (Italia compresa) di restare a casa per 14 giorni (DAL PRIMO CASO AI CONTAGI: LE TAPPE). La stessa raccomandazione è stata rivolta dal questore dell'Europarlamento agli eurodeputati che negli ultimi 14 giorni hanno visitato le quattro Regioni italiane considerate a rischio (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto). Tali misure preventive sono raccomandate anche allo staff degli eurodeputati interessati.

Molti Paesi sconsigliano viaggi nelle zone del contagio

Il 29 febbraio gli Stati Uniti hanno annunciato di aver alzato l'allerta al massimo livello (4, ossia “non viaggiare”) per le aree italiane più colpite dal coronavirus. La Russia ha messo in guardia i propri cittadini contro i viaggi in Italia, Corea del Sud e Iran: l'autorità per la sicurezza dei consumatori, Rospotrebnadzor, ha esortato i russi a evitare di recarsi in questi Paesi "fin quando la situazione epidemiologica non si sarà stabilizzata". La Francia ha invitato i suoi cittadini a rinviare i loro viaggi nelle zone d'Italia a rischio contagio. I bambini e i ragazzi che hanno trascorso le vacanze in Lombardia o Veneto - rientrando a scuola  dopo due settimane - sono stati invitati dal provveditorato a rimanere a casa. Mentre il governo ha emesso una serie di "raccomandazioni" per chi rientra dalle due regioni italiane, invitandole ad evitare "di uscire di casa se non è indispensabile". Tra chi sconsiglia tout-court di recarsi in aree a rischio in Italia ci sono Belgrado e Dublino. Il governo irlandese sta inoltre "valutando" eventuali provvedimenti per la partita del Sei Nazioni di rugby Irlanda-Italia a Dublino il 7 marzo. Stop verso Milano anche dall'autorità sanitaria della Federazione croato-musulmana, una delle due entità che compongono la Bosnia-Erzegovina (l'altra è la Republika Srpska)

Stop alle gite

Le frontiere dei Paesi confinanti con l'Italia per ora rimangono aperte e nessuno ha chiesto di sospendere Schengen, ha fatto sapere l'Ue. Mentre il Regno Unito assicura che non intende bloccare i voli da e per l'Italia. Croazia, Slovenia, Grecia e Serbia hanno al momento deciso di sospendere le gite scolastiche in Italia. La compagnia greca Aegean ha però fatto sapere che tutti i passeggeri in possesso di un biglietto per tutte le destinazioni del proprio network, con date di partenza da oggi fino al 20 marzo, che desiderano cambiarlo per una data successiva, a causa dell'epidemia di Coronavirus, possono farlo senza alcun costo. (QUANDO L'ASSENZA DAL LAVORO E' GIUSTIFICATA). La compagnia di navi da crociera spagnola Pullmantur Cruises ha annunciato che vieterà l'imbarco a chiunque abbia viaggiato "da, per o attraverso" Lombardia e Veneto negli ultimi 15 giorni, riferisce El Mundo, precisando che la disposizione riguarderà anche tutti coloro che hanno viaggiato nello ultime due settimane in Iran, Corea del Sud, Cina, Hong Kong e Macao. Le autorità del Montenegro hanno consigliato di evitare per ora viaggi e gite scolastiche in Italia. La compagnia Montenegro Airlines ha annunciato la sospensione dei voli fra Podgorica e Roma nel periodo dal 13 al 27 marzo. 

La vicina Svizzera

In Svizzera si guarda al Ticino, il cantone dove ogni giorno arrivano migliaia di lavoratori dalla Lombardia. Per ora nessuna decisione drastica da parte delle autorità elvetiche: "In base alla stima della situazione attuale, non vi sono limitazioni all'ingresso in Svizzera", ha fatto sapere l'Ufficio federale della sanità pubblica, precisando però che "la situazione può evolvere molto rapidamente". Quanto al Ticino, "chiunque presenti sintomi di infezione respiratoria sarà valutato con più attenzione". E neanche le Ferrovie hanno preso per il momento misure particolari sul traffico da e verso l'Italia. "Siamo preparati", rassicurano la autorità a Berna, riconoscendo l'accresciuto livello di rischio mentre lanciano una massiccia campagna informativa con volantini e cartelloni alle frontiere e agli aeroporti (COME LAVARSI BENE LE MANI: I CONSIGLI DELL'OMS).