Dubbi sulla versione e sul ruolo di Anastasiya Kylemnyk, la ragazza del 24enne ucciso da un colpo di pistola alla nuca fuori da un pub a Roma. La giovane in questi giorni sarà sentita di nuovo in Procura
Un nuovo teste: "Anastasiya colpita da una mazza"
“Una vicenda drammatica e più complessa di quella che appare”. Sono le parole del questore di Roma, Carmine Esposito, a restituire il quadro - confuso - di quella che in un primo momento era sembrata una “semplice” rapina finita male e adesso invece sembra nascondere qualcosa di diverso. E, appunto, di più complesso. A cinque giorni dalla morte di Luca Sacchi, il 24enne ucciso giovedì scorso da un colpo di pistola alla nuca fuori da un pub in zona Appio, a Roma, le indagini sono tutt’altro che concluse. Dopo i fermi di Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, i due 21enni accusati dell'omicidio e per i quali il gip ha convalidato il fermo (LE FOTO DEI FERMATI), rimangono ancora alcuni punti da chiarire. E sotto la lente degli investigatori in queste ore c’è Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi.
(LA PRIMA RICOSTRUZIONE - IL LUOGO DELLA RAPINA - GABRIELLI: NON E' LA STORIA DI DUE POVERI RAGAZZI SCIPPATI)
La prima versione: la rapina, la collutazione, lo sparo
Sembra essere proprio lei una delle figure chiave di quella notte. È lei che - a quanto ricostruito finora dalle indagini - portava a spalla lo zainetto rosa con dentro le mazzette di banconote da 50 e 20 euro per un valore complessivo che oscilla (secondo un’ipotesi degli investigatori, visto che le mazzette sono sparite) tra 10mila e 20mila euro. È stata sempre Anastasiya a fornire la prima versione dei fatti: ha raccontato di una rapina finita male, di essere stata colpita con una mazza da baseball e di aver visto poi Valerio Del Grosso sparare alla testa di Luca Sacchi.
Un testimone e un video contraddicono il racconto di Anastasiya
Ma con il passare delle ore questa versione ha iniziato a vacillare. Anastasiya Kylemnyk infatti non ha mai parlato di droga e dei soldi nello zainetto. Inoltre secondo un testimone, il primo che ha prestato i soccorsi, la ragazza non aveva segni di ferite o contusioni. E agli atti delle indagini non ci sono referti medici. "L'ho vista arrivare da via Bartoloni, non stava vicino a lui, non ho sentito strilli, non ho sentito urla per il furto di una borsa, non c'è stata nessuna colluttazione, non ci sono state botte, c'è stato solo lo sparo”, ha raccontato l’uomo a Repubblica. Ma c'è anche un video, nelle mani di chi sta indagando sull’omicidio, a restituire un quadro diverso. Soprattutto delle fasi immediatamente precedenti l’uccisione di Luca Sacchi. Dalle registrazioni delle telecamere di un negozio che riprendono l'auto con a bordo Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, infatti, si evince che tutto si sarebbe svolto in un minuto: troppo poco per l'aggressione, la rapina, la colluttazione e infine lo sparo in testa che ha ucciso il 24enne.
La ragazza sarà sentita di nuovo in Procura
Il sospetto è dunque che la fidanzata fosse distante al momento dello sparo e che forse il personal trainer possa essere stato ucciso a sangue freddo: una vera e propria esecuzione consumata in un minuto. La ragazza quella notte fu portata in ospedale in codice giallo per "shock e riferito trauma" alla testa. A prima vista quelle ferite non sarebbero state notate da chi la incontrò subito dopo lo sparo. In questi giorni Anastasiya sarà sentita di nuovo dagli investigatori. All'atto istruttorio verrà accompagnata da un avvocato che ha nominato nelle scorse ore (e diverso da quello scelto dai genitori di Luca).
Il gip sui fermati: "Fatti gravissimi"
Intanto, nella giornata di lunedì, sono stare rese pubbliche le motivazioni con cui il gip di Roma ha convalidato il fermo di Valerio Del Grosso e Paolo Pirino: "La custodia cautelare in carcere - scrive nelle 8 pagine dell’ordinanza - appare proporzionata all'entità dei gravissimi fatti. Inoltre va osservato che gli indagati cercarono di darsi alla fuga".