Roma, morto il ragazzo ferito alla testa durante rapina. Si indaga per omicidio volontario

Lazio
Il luogo dell'omicidio (ANSA)

L'omicidio ieri sera verso le 23:20 fuori dal pub "John Cabot", in via Teodoro Mommsen in zona Appio. Il ragazzo è deceduto per le ferite riportate all'ospedale San Giovanni

È morto Luca Sacchi, il ragazzo di 24 anni che per difendere la propria ragazza, alla quale stavano rubando lo zaino, è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa (FERMATE DUE PERSONE). La tragedia ieri sera, intorno alle 23:20 fuori dal pub "John Cabot" in via Teodoro Mommsen in zona Appio.

La ricostruzione dell'omicidio

"Eravamo appena usciti dal pub. Mi sono sentita strattonare da dietro, mi hanno detto: 'dacci la borsa'. Gliela stavo consegnando quando mi hanno colpito con una mazza. A questo punto è intervenuto Luca, che ha reagito bloccando il ragazzo che mi aveva aggredito, quindi è intervenuto l'altro aggressore, che gli ha sparato in testa". Questo il racconto fornito da Anastasia, la fidanzata di Luca Sacchi.
Secondo quanto riferito dalla giovane, i due erano andati nel locale dopo una giornata di lavoro per bere una birra. La ragazza ha raccontato agli inquirenti che i due aggressori sarebbero fuggiti a bordo di una Smart. Altri testimoni hanno invece raccontato che i due sarebbero fuggiti a piedi. A dare l'allarme è stato un tassista che si trovava a passare in via Bartoloni nella zona di Colli Albani.
Soccorso dagli operatori del 118, Luca è apparso subito in condizioni gravissime. Trasportato d'urgenza all'ospedale San Giovanni, è stato sottoposto a un intervento chirurgico ma non ce l'ha fatta.

Le indagini

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, affidato al pm di turno esterno, Nadia Plastina. Indagano i carabinieri. Gli inquirenti hanno trasmesso una prima informativa a piazzale Clodio su quanto accaduto ieri nella zona di Colli Albani. Nel frattempo, sono al vaglio degli investigatori le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della zona. I due aggressori sarebbero stati visti scappare in auto. Il colpo potrebbe essere stato esploso con un revolver: al momento, non è stato ritrovato il bossolo. 

I commenti della politica

"Una notizia devastante. Luca stava difendendo la sua ragazza da una rapina ed è stato ucciso. Non si può morire così. Sono vicino alla famiglia e agli amici, con tutto il cuore, in questo momento di immenso dolore", scrive Luigi Di Maio sul proprio profilo Twitter, commentando la morte del ragazzo.
Alle parole del ministro degli Esteri seguono quelle del leader della Lega, Matteo Salvini: "Oggi, commosso e addolorato, prego per Luca e sono vicino alla sua famiglia. Ma sono anche incredulo e sdegnato perché è inconcepibile quello che è accaduto. Da ex ministro dell'Interno fa ancora più male vedere tutta l'insicurezza della capitale governata dai 5stelle e i tagli disastrosi che Renzi, Conte e Zingaretti fanno al fondo per le forze dell'ordine".
Addolorata anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi: "Profondo dolore per la morte di Luca, il ragazzo di 24 anni ucciso per una rapina. Questi criminali vanno arrestati e puniti severamente. Roma è vicina alla famiglia e agli amici della giovane vittima", le parole della prima cittadina su Twitter.

Il racconto di un testimone

Inoltre, nelle indagini dei carabinieri è spuntato anche il racconto di una testimone: "Ero a casa ieri sera quando ho sentito uno sparo e una ragazza urlare, chiedeva aiuto. Così mi sono affacciata, ma non riuscivo a vedere nulla. Allora mio marito è sceso in strada", le parole di un'abitante di un palazzo vicino al luogo della rapina. Poi, la donna ha continuato. "Qualcuno ha visto una moto con due persone con casco integrale andar via, altri hanno parlato di un'auto. Questa è sempre stata una zona tranquilla, ora la paura è tanta".

Il ricordo degli amici di Luca

C'è grande dolore davanti all'ingresso del pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni dove si sono radunati alcuni degli amici di Luca: "E' stata peggio di un'esecuzione. Sparare un colpo alla testa a bruciapelo, uccidere per uno zainetto è assurdo. E' una tragedia enorme", raccontano. E ancora: "Conoscevo Luca da quando era piccolo - riferisce il papà di un amico storico del 24enne - è cresciuto con mio figlio. Quando abbiamo saputo ci siamo precipitati qui. Non ho avuto il coraggio di guardare negli occhi la madre. Immagino il dolore. Pensare che un figlio esca di casa per andare in un pub con la ragazza e non vederlo tornare più è una cosa terribile".
In lacrime alcuni amici che conoscevano la vittima da tempo: "Stanno insieme da qualche anno. Anastasia è sconvolta. Le hanno ucciso l'uomo della sua vita davanti agli occhi".

I genitori hanno dato il consenso per la donazione degli organi

"I genitori di Luca hanno espresso il loro consenso alla donazione degli organi - si legge in una nota del San Giovanni -, se confermata l'idoneità del giovane all'eventuale prelievo per trapianto terapeutico".

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