Sette giovani tra i 19 e 22 anni sono accusati di essere i responsabili del panico scatenato nella discoteca la notte dell’8 dicembre scorso. Facevano parte di una banda molto strutturata e preparata per portare a segno le rapine nei locali della movida. LE TAPPE
Sono sette i ragazzi accusati di far parte della banda che la notte dell’8 dicembre 2018 ha spruzzato lo spray al peperoncino nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. Un gesto fatto per rapinare i presenti che ha però scatenato il panico e provocato la fuga nella quale sono morte sei persone
I componenti della banda erano in totale 7 ragazzi (uno dei quali è però deceduto in un incidente stradale) e un adulto, accusati ora di associazione a delinquere, omicidio preterintenzionale, lesioni gravi, rapina e ricettazione
Una banda organizzata in modo molto strutturato, con un complesso modus operandi. Nell’ordinanza di custodia cautelare, infatti, si legge che i 7 ragazzi erano divisi in due gruppi: chi si occupava di individuare il locale, di distrarre le vittime e di spruzzare lo spray al peperoncino e chi metteva a segno gli scippi e i furti di collanine, orologi, portafogli o cellulari. Altri poi nascondevano la refurtiva o restavano in macchina per fare da “palo”
Per il gip Carlo Cimini questo nucleo di persone aveva “un sistema di vita polarizzato esclusivamente o quasi sulla commissione di reati contro il patrimonio”. Si tratta di ragazzi che provengono dalla provincia di Modena e hanno tra i 19 e i 22 anni. Alle spalle, secondo gli inquirenti, avevano già 95 colpi in diverse discoteche italiane
I componenti della banda sono stati smascherati anche grazie alle intercettazioni. Tra queste: “È andata così, in questi giochini sono morte sei persone. La gente che urlava, la gente che iniziava a cadere. Io ho saltato tre persone”
I giovani sono stati arrestati otto mesi dopo la strage dai carabinieri di Ancona, grazie a una bomboletta spray lasciata sulla pista della discoteca su cui sono state individuate tracce dei colpevoli. Inoltre, l’autista della banda – vessato dagli altri componenti – ha infine denunciato i responsabili, conducendo gli inquirenti alla verità su quella notte