Filippo Magnini, dalle vittorie alla squalifica per doping: la fotostory
Una carriera costellata di successi, tra cui due titoli mondiali nella "gara regina" dei 100 stile libero, la love story con Federica Pellegrini, fino al processo davanti al Tribunale nazionale antidoping: ecco la storia del nuotatore pesarese. A cura di Matteo Furcas
Dai trionfi in carriera alla love story con Federica Pellegrini, fino alla condanna per doping, per cui non ha nascosto la sua rabbia. Il pesarese Filippo Magnini è stato uno dei nuotatori italiani più di successo, specializzato nella "gara regina", i 100 metri stile libero. Tante le medaglie, poi qualche delusione in vasca e non solo: ecco la sua storia -
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Dopo essersi fatto notare nei campionati italiani nel 2002, per Magnini la prima partecipazione a una competizione internazionale arriva nel 2003, agli Europei di vasca corta di Dublino. L'atleta conquista la medaglia d'argento nei 100 stile libero con il tempo di 47"32 -
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La consacrazione arriva, però, solo l'anno successivo, agli Europei di Madrid del 2004, quando con il tempo di 48"87 vince l'oro dei 100 stile libero battendo il quotatissimo Pieter van den Hoogenband. Magnini conquista anche il bronzo nei 200 stile libero -
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Magnini contribuisce alle vittorie della spedizione azzurra a Madrid e, insieme a Massimiliano Rosolino, Matteo Pelliciari ed Emiliano Brembilla, vince l'oro nella staffetta 4x200. Ma il trionfo arriva anche nella 4x100 con Lorenzo Vismara, Christian Galenda e Giacomo Vassanelli -
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Nel 2004 partecipa anche le Olimpiadi di Atene, ma la condizione di Magnini non è ottimale. L'atleta rinuncia ai 200 metri stile libero e nei "suoi" 100 si deve accontentare del 5° posto con il tempo di 48"99 -
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Il grande appuntamento del 2005 sono i Mondiali di Montreal. Stavolta la condizione è decisamente migliore: viene eliminato per un soffio nelle semifinali ma centra la finale dei 100 stile libero. Con secondi 50 metri strepitosi in finale Magnini stacca un tempo clamoroso di 48"12, all'epoca la seconda miglior prestazione di tutti i tempi. Diventa il primo italiano a vincere il titolo mondiale sui 100 stile libero -
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Ormai Magnini è un campione affermato. Nell'estate 2006, agli Europei di Budapest, riesce a confermare tutte le medaglie vinte a Madrid: oro nei 100 stile libero, nella 4x100 e nella 4x200 stile libero, e bronzo nei 200 stile libero -
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Magnini festeggia la conquista dell'oro nella staffetta 4x200 stile libero con Massimiliano Rosolino, David Berbotto e Nicola Cassio -
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Ai Mondiali di Melbourne 2007, vista anche la concorrenza agguerritissima, Magnini non partecipa ai 200 stile e si concentra sui 100. In una finale tesissima, con tutti i nuotatori racchiusi in pochi decimi, Magnini riesce a spuntarla con il tempo di 48"43, ma deve condividere il primo gradino del podio ex aequo con il canadese Brent Hayden. Con i compagni di Nazionale porta poi l'Italia all'argento nella staffetta 4x100 stile -
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Alle Olimpiadi di Pechino 2008 il pesarese non riesce a confermarsi, anche a causa dell'adozione dei cosiddetti "costumoni", realizzati con materiali che favoriscono scivolamento e galleggiamento degli atleti più "muscolati" e pesanti. Manca la qualificazione alla finale dei 100 stile libero, con il nono tempo nelle semifinali, per soli 4 centesimi. Ai Mondiali di Roma 2009, pur stabilendo il nuovo primato italiano dei 100 stile libero, per soli 6 centesimi non conquista l'ingresso in finale -
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Ai Mondiali di Shanghai ancora delusione per Magnini che non si qualifica per un soffio alla finale dei 100 metri. Poi chiude quarto e ottavo rispettivamente con la 4×100 e con la 4×200 -
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Finita l'era dei costumoni, Magnini ritorna alla vittoria nel 2012 agli Europei di Debrecen. Vince due medaglie d'oro: nei 100 metri stile libero e nella staffetta 4x100 mista, e contribuisce agli argenti azzurri nelle staffette 4x100 e 4x200 stile libero. Alle Olimpiadi di Londra nel 2012 non ottiene prestazioni di rilievo -
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Nel 2011 inizia la sua love story con un'altra campionessa in vasca, Federica Pellegrini. La loro relazione andrà avanti per 6 anni, fino al 2017. Si parla di loro come una delle coppie più belle dello sport italiano -
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Nel 2017 termina anche la carriera di Magnini dopo gli ultimi risultati brillanti ottenuti però a livello di staffetta: agli Europei di Londra contribuisce all'argento nella 4x100 e al bronzo nella 4x200 stile libero -
Magnini: "Quattro anni di squalifica sono esagerati"
Sempre nel 2017, inizia un altro capitolo della vita di Magnini, in cui deve fronteggiare le accuse di doping. Insieme a lui, dalla procura di Nado, il "braccio" italiano dell'Agenzia mondiale antidoping, è indagato anche un altro nuotatore, Michele Santucci. "Gli inquirenti penali hanno già accertato la mia estraneità ai fatti”, scrive Magnini su Twitter -
Nuoto, Magnini e Santucci indagati dall'antidoping
L'indagine sui Magnini e Santucci parte da un'inchiesta della procura di Pesaro sul medico nutrizionista Guido Porcellini e su un presunto commercio di anabolizzanti e sostanze contraffatte dalla Cina -
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Il 6 novembre 2018 Magnini viene condannato a 4 anni di squalifica dal Tribunale nazionale antidoping di Nado Italia. La richiesta dell'accusa era di 8 anni. "È una sentenza che era già scritta", commenta l'atleta. "Parliamo di un accanimento, di una forzatura. Non ci sono prove, anzi le prove dimostrano il contrario. Faremo sicuramente ricorso" -
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