
Il gesto di solidarietà deriva dalla “Sa Paradura”, una tradizione dell’isola per cui gli animali vengono ceduti a chi ha perso il gregge. Inviati anche 500 quintali di foraggio. FOTOGALLERY

La solidarietà dei pastori sardi varca i confini del Tirreno e abbraccia gli allevatori colpiti dal terremoto a Cascia, in provincia di Perugia. Saranno mille in tutto gli animali donati dalla Sardegna grazie alla “Sa Paradura” (pareggiare il gregge), un gesto di solidarietà comunitaria del mondo pastorale che prevede la mobilitazione degli allevatori ogni qualvolta un collega per calamità naturali o per altri motivi perdeva il suo gregge -
Terremoto, le proteste degli agricoltori a Roma. FOTO
L'assegnazione delle pecore è avvenuta grazie alla mano di un bambino bendato che ha destinato gli animali ai 38 pastori di Cascia semplicemente toccandole. Anche la bendatura è un antico rito sardo: non sono ammessi favoritismi e quindi è vietato scegliere le pecore migliori a scapito di altre di minore qualità -
Terremoto, Coldiretti: in sei mesi 10mila animali morti o feriti
Dalla Sardegna al momento sono arrivate a Cascia 780 pecore e molti agnellini, alcuni nati sul traghetto durante la traversata dall'isola al porto di Civitavecchia, e 500 quintali di foraggio. Il resto della donazione arriverà nei prossimi giorni -
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"È stato un gesto grande che ha fatto commuovere anche gente di montagna come noi - ha detto Antonio Palombi, presidente del "Comitato pastori di Cascia e frazioni”. Questo gesto di solidarietà ci dà una nuova speranza. Potremo avere pecore ottime per la produzione di latte" -
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Al di là del valore economico, il sindaco di Cascia, Gino Emili, sottolinea "l'enorme gesto di solidarietà e soprattutto il fatto che dopo cinque mesi di tristezza in questi giorni è tornata l'euforia e noi abbiamo bisogno di questo: dobbiamo riprenderci la nostra vita e dimostrare all'Italia e al mondo che a Cascia si può tornare" -
Terremoto, le proteste degli agricoltori a Roma. FOTO
L'iniziativa ha trovato la risposta di oltre 600 pastori di circa 150 comuni, ma anche di tanti enti, associazioni e imprese. L’idea è di Gigi Sanna pastore e leader del gruppo musicale Istentalesed è subito stata accolta dalla Coldiretti Sardegna. Nella foto il presidente della Coldiretti Sardegna, Battista Cualbo -
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L'evento della “Paradura” è stato inserito nella due giorni della “Fiera del capo lanuto” di Cascia. Presente alla manifestazione anche la Regione Umbria, con l'assessore alla Sanità, Luca Barberini -
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"È un gesto carico di significati e soprattutto un atto di vera solidarietà - ha detto il vicesindaco di Cascia, Mario De Carolis - Nella prima fase post sisma, la nostra città è stata assistita dai volontari della Protezione civile della Sardegna: quindi, con questo ennesimo atto di generosità, il legame tra la nostra terra e l'isola si rafforza ulteriormente". Nella foto alcuni pastori in costume tradizionale partecipano all'iniziativa della Coldiretti -
Terremoto, Coldiretti: in sei mesi 10mila animali morti o feriti
Secondo la Coldiretti, a poco più di sette mesi sono oltre 10 mila gli animali morti, feriti e abortiti nelle aree del terremoto a causa delle scosse e del maltempo che hanno fatto crollare le stalle e costretto gli animali al freddo e al gelo -
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