
Alcuni attivisti dell'organizzazione ambientalista hanno manifestato pacificamente davanti alla sede della Regione Veneto contro la diffusione delle Sostanze Perfluoro Alchiliche che interessa un’ampia area tra le province di Vicenza, Verona e Padova

La mattina del 9 marzo, alcuni esponenti di Greenpeace hanno manifestato davanti alla sede della Regione Veneto, a Palazzo Balbi a Venezia, contro l'inquinamento da Pfas (Sostanze Perfluoro Alchiliche) -
Berlino, Greenpeace mette maschera antismog a Colonna della Vittoria
Gli attivisti dell'organizzazione ambientalista hanno chiesto alle autorità regionali di fermare immediatamente gli scarichi di Pfas nella Regione. I Pfas rappresentano una vasta gamma di molecole, ognuna delle quali è composta da un particolare numero di atomi di carbonio: più numerosi sono gli atomi di carbonio, più la molecola è difficile da smaltire nell'ambiente -
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Vestiti con tute verdi e maschere anti-gas, i manifestanti hanno portato davanti alla sede della Regione alcuni fusti neri, simili a quelli per contenere sostanze radioattive, riportanti la scritta “Pfas” -
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Gli ambientalisti (nella foto) hanno anche esposto striscioni gialli con il marchio Greenpeace con le scritte di protesta: “Pericolo Pfas” e “Stop Pfas in Veneto. Fermiamo gli scarichi” -
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Greenpeace sostiene di avere le prove, ricavate da analisi indipendenti condotte dai propri tecnici, del fatto che le indagini effettuate finora dalla Regione non hanno ancora individuato tutte le fonti di inquinamento da Pfas -
Quei milioni di tonnellate di plastica in mare, un rischio per tutti
L'organizzazione rimanda alla lettura del rapporto: “Pfas in Veneto: inquinamento sotto controllo?”, pubblicato oggi sul sito internet dell'associazione. Nella foto, gli ambientalisti di Greenpeace schierati davanti all'entrata di Palazzo Balbi a Venezia-
Il rapporto di Greenpeace. “PFAS in Veneto: inquinamento sotto controllo?”
Nel report si legge della presenza, in alcuni scarichi, di rilevanti concentrazioni di composti mai individuati finora, che costituirebbero la prova che Pfas pericolosi siano stati trovati anche nel comune di Valdagno, in un’area non ancora presa in esame dalle autorità regionali. Nella foto, un fusto simile a quelli usati per contenere rifiuti radioattivi -
Plastica, dal mare alle nostre tavole: i rischi per la salute
Gli ambientalisti chiedono ai vertici della Regione che venga disposto un censimento e vengano bloccate tutte le fonti di inquinamento da Pfas sul territorio. In particolare si chiede di adottare livelli di sicurezza più stringenti sulla presenza di queste sostanze nell’acqua potabile -
Inquinamento oceani, allarme per le microparticelle di plastica
“Per alcuni PFAS molto pericolosi per la salute – scrive Greenpeace - come il Pfoa (un composto potenzialmente cancerogeno) e il Pfos, i livelli di sicurezza adottati in Veneto per le acque potabili sono fino a 7,5 volte più elevati rispetto agli Stati Uniti e oltre cinque volte più elevati rispetto a Germania e Svezia”-
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Gli attivisti hanno dichiarato come non sia “possibile tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini se si adottano valori di riferimento di Pfas nell’acqua potabile tra i più alti al mondo”. L’acqua è un diritto, hanno detto gli attivisti, e le autorità regionali hanno il dovere di garantire che sia sicura e non contaminata -
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