Uragani, quali sono stati i più potenti e distruttivi della storia, da Harvey a Katrina
L'evento che ha provocato maggiori danni è Katrina, che nel 2005 causò la morte di oltre 1.800 persone e una devastazione per 125 miliardi di dollari. Il più intenso, secondo la velocità dei venti, è Allen: nel 1980 arrivò a picchi di 305 km/h. Il maggior numero di vittime fu causato dal "Grande uragano dei Caraibi" (1780), tra 22mila e 27mila morti, seguito da Mitch, che nel 1998 ne fece più di 11mila
KATRINA
- L’uragano Katrina, abbattutosi sugli Stati Uniti nel 2005, detiene il record di uragano più grave in termini di danni economici (pari circa a 125 miliardi di dollari, a valori attuali, secondo Reuters, circa 205 miliardi). Devastò soprattutto la Louisiana e la città di New Orleans. Raggiunse la categoria 5, il massimo della scala Saffir-Simpson. È stato uno dei fenomeni più violenti nella storia, per la velocità raggiunta dai suoi venti: circa 280 km/h. Ha causato in tutto oltre 1.800 morti e più di 800mila abitazioni distrutte o danneggiate.
HARVEY
- Nell’agosto del 2017, Harvey ha colpito diverse aree del Texas e della Lousiana causando danni per circa 120 miliardi di dollari (160 miliardi di dollari attuali secondo l’inflazione). Nonostante sia stato uno degli uragani più forti a colpire gli Usa (categoria 4), i suoi venti hanno raggiunto “solamente” i 215 km/h. Furono oltre 100 le vittime accertate.
IAN
- Nel settembre 2022, l’uragano Ian ha colpito Cayo Costa Island in Florida ma la traiettoria non risparmiò altre zone degli Usa come la Carolina del Sud e la Carolina del Nord. Il bilancio fu di 156 morti e 113 miliardi di dollari di danni, rendendolo il terzo peggior uragano in termini di devastazione.
MARIA
- Nel settembre 2017 l’uragano Maria (di categoria 5) devastò l’isola di Porto Rico, nel mar dei Caraibi: dalla stima iniziale che riportava poche decine di morti, il bilancio ufficiale, certificato da una speciale Commissione creata dal governatore locale e dalla George Washington University, riportò un bilancio più tragico, di 3mila vittime (la maggior parte a Porto Rico). I danni si sono attestati intorno ai 96 miliardi di dollari.
HELENE
- A fine settembre 2024, il sud-est degli Stati Uniti ha subìto devastazioni per il passaggio dell’uragano Helene di categoria 4. Oltre alla Florida la tempesta si è abbattuta su Georgia, Carolina del Sud e Carolina del Nord. Le vittime accertate sono state circa 250 mentre i danni al momento sono stimati in 78 miliardi di dollari.
IRMA
- Nel 2017 la stagione degli uragani fu particolarmente densa. Irma si è sviluppato il 30 agosto 2017 al largo di Capo Verde e, grazie a condizioni favorevoli, si è evoluto velocemente fino a raggiungere categoria 4. L’uragano ha toccato le coste americane nello Stato della Florida, dopo essersi abbattuto nella zona dei Caraibi. Ad essere colpiti furono soprattutto gli Stati della Georgia e dell’Alabama. Il bilancio fu di almeno 92 morti e danni prossimi ai 77 miliardi di dollari.
IDA
- A fine agosto 2021, l’urgano Ida ha colpito la Louisiana con venti superiori a 220km/h. Declassato a tempesta, ha proseguito la sua corsa fino ad abbattersi sullo Stato di New York causando almeno 45 morti. La stima dei danni provocati fu di 75 miliardi di dollari.
SANDY
- Nell’ottobre del 2012, l’uragano Sandy di categoria 1 infuriò sulla regione atlantica, colpendo prima le isole caraibiche e poi la costa orientale degli Stati Uniti, in particolare New York e New Jersey. Si contarono oltre 250 vittime e 69 miliardi di dollari di danni.
IKE
- L’uragano Ike (di categoria 4) nel 2008 ha provocato circa 38 miliardi di dollari di danni e ucciso 214 persone, principalmente nell’isola di Haiti.
ANDREW
- L’unico nella lista degli uragani più dannosi a essersi verificato nel secolo scorso è Andrew, di categoria 5, che nell’agosto 1992 provocò danni per circa 27 miliardi di dollari, causando 65 morti. Colpì il nordovest delle Bahamas, la Florida meridionale a Homestead (Sud di Miami) e il sudovest della Louisiana. Si guadagnò l'appellativo di “terribile”: per capacità distruttiva è considerato uno dei peggiori nella storia degli Stati Uniti.
LA CLASSIFICA SECONDO LA PRESSIONE
- Considerando invece la cosiddetta “profondità” di un uragano (cioè la sua pressione centrale), il peggiore mai osservato nell’Atlantico è Wilma (in foto, 2005). Di categoria 5, arrivò a 882 hPa (o mbar). Gli effetti più distruttivi si sono avuti nella penisola dello Yucatán, in Messico, a Cuba e in Florida. In questa classifica seguono Gilbert (1988), "Labor Day" (1935), Rita (2005), Milton (2024), Allen (1980), Camille (1969), Katrina (2005) e Mitch (1998).
GLI URAGANI CON I VENTI PIÙ FORTI
- Se si prende in esame la massima velocità dei venti sostenuti in un tempo di 1 minuto, l’uragano più forte è stato Allen, nel 1980 (in foto): raggiunse picchi di 305 km/h. Seguono "Labor Day" (1935), Gilbert (1988), Wilma (2005), Dorian (2019), Mitch (1998), Rita (2005), Irma (2005), Milton (2024) e "Cuba" (1932). Tranne alcuni casi, i più violenti sono quasi tutti degli ultimi anni. Contando solo la velocità del vento più alta sostenuta in 10 secondi, l'uragano Patricia del 2015 ha toccato al suolo i 338 km/h.
IL MAGGIOR NUMERO DI VITTIME
- Restando solo tra gli eventi del bacino atlantico, quello con più vittime è stato il “Grande uragano dei Caraibi” del 1780, con una stima di 22-27mila morti. Invece Mitch (in foto, 1998) ne ha causate oltre 11mila (la maggior parte in Honduras, Nicaragua, Guatemala, Belize, El Salvador). Nel 1900 l'uragano di Galveston causò circa 8-10mila morti. Si può notare che la maggior parte degli uragani più mortali sono avvenuti in epoche lontane, perché la tecnologia ha aiutato a prevedere le traiettorie e limitare il numero delle vittime.