Rifiuti, raccolta differenziata sale al 66,6% in tutta Italia. I dati del rapporto Ispra
AmbienteIntroduzione
L’Ispra ha presentato a Roma l'ultima edizione del Rapporto Rifiuti Urbani, che analizza lo stato dell’arte di raccolta differenziata, trattamento di imballaggi e riciclaggio dei rifiuti urbani nel nostro Paese. Ecco cosa è emerso dall'analisi.
Quello che devi sapere
La raccolta differenziata
- Come rileva l’Ispra, nel 2023 in Italia la raccolta differenziata è arrivata al 66,6%, con percentuali del 73,4% al Nord, del 62,3% al Centro e del 58,9% al Sud. Un dato incoraggiante soprattutto per quest’ultimo, visto che negli ultimi anni ha mostrato la crescita maggiore: lo scostamento tra Nord e Sud si è ridotto di 4,5 punti percentuali e tra Centro e Sud di 3,8. Il dato nazionale è nel complesso positivo: infatti, nel 2022 la percentuale di produzione nazionale si attestava mediamente al 65,2%. A livello complessivo la produzione è perciò salita di 211 mila tonnellate
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I dati delle regioni
- Tra le regioni che si segnalano per le percentuali più alte di raccolta differenziata ci sono Veneto (77,7%), Emilia-Romagna (77,1%) e Sardegna (76,3%). Negli ultimi posti, invece, presenti Lazio (55,4%) Sicilia (55,2%) e Calabria (54,8%)
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I dati dei territori
- Ispra sottolinea anche che nei 14 comuni che hanno una popolazione superiore ai 200mila abitanti tra 2022 e 2023 si è registrata una sostanziale stabilità della produzione. Quasi il 71% dei comuni italiani ha conseguito una percentuale di raccolta differenziata superiore al 65%. Tutte le province o città metropolitane raggiungono percentuali di raccolta differenziata superiore al 30%
La situazione nelle grandi città
- Ma qual è la città migliore? A primeggiare in particolare è Bologna, prima grande città con una popolazione superiore ai 200mila abitanti ad arrivare a quasi il 73% di raccolta differenziata. Non mancano però anche altri esempi virtuosi come Padova, Venezia e Milano. Tra le città fanalino di coda, invece, si segnalano Napoli, Catania e Palermo
I dati delle province
- A livello provinciale tutte le province/città metropolitane raggiungono percentuali di raccolta differenziata superiore al 30%. I livelli più elevati di raccolta differenziata si confermano per Treviso che nel 2023 raggiunge l’89,1%, seguita da Mantova (87%), Belluno (85,8%) e Pordenone (85,4%). Superiori o prossimi all’80% sono anche i tassi delle province di Reggio Emilia (83,3%), Forlì-Cesena (81,7%), Oristano (81,3%), Trento (81,2%), Bergamo (80,5%), Novara (80,4%), Monza e Brianza (79,9%) e Parma (79,7%)
Italia in movimento verso la sostenibilità ambientale
- "Il rapporto racconta un’Italia in movimento verso la sostenibilità ambientale. L’incremento della raccolta differenziata e la significativa riduzione dello smaltimento in discarica sono risultati che testimoniano un impegno concreto verso un modello di economia circolare", ha spiegato a Il Sole 24 Ore il presidente dell’Ispra, Stefano Laporta, che pone in particolare l’accento sul progresso del Sud. "Le regioni del Mezzogiorno hanno ridotto il divario con il resto del Paese, dimostrando che un cambiamento omogeneo è possibile", ha concluso
L’aumento dei rifiuti urbani
- Nello scenario economico dello scorso anno, con il Pil in aumento dello 0,7%, la produzione nazionale di rifiuti urbani, dopo il calo del precedente biennio, si è attestata a quasi 29,3 milioni di tonnellate, con un incremento dello 0,7%
Le percentuali di riciclaggio dei rifiuti urbani
- La percentuale di riciclaggio dei rifiuti urbani è arrivata al 50,8%, in crescita rispetto al precedente anno (49,2%) e al di sopra dell'obiettivo del 50% previsto dalla normativa Ue per il 2020 (al 2030 l'obiettivo è pari al 65%)
I dati sugli imballaggi
- Per gli imballaggi, nel 2023 tutte le frazioni merceologiche hanno già ampiamente raggiunto i target di riciclaggio fissati a livello europeo per il 2025, ad eccezione della plastica che comunque è prossima al traguardo. È al 48%, a fronte di un obiettivo del 50% al 2025
Il recupero dei rifiuti da imballaggio
- Come evidenzia il rapporto, le quantità riciclate di rifiuti da imballaggio, pari a quasi 10,5 milioni di tonnellate, mostrano un aumento rispetto al 2022 del +1,3%, corrispondente a circa 135mila tonnellate, imputabile principalmente alla frazione carta che registra un incremento percentuale del 7,9% (341mila tonnellate in più). Bene anche l’acciaio (+2,4%), la plastica (+1,4%) e il legno (+0,8%), mentre il vetro e l’alluminio faticano facendo segnare, rispettivamente, un calo del 10,8% (248mila tonnellate in meno) e dell’1,5%
Lo smaltimento
- Ma cosa sappiamo sullo smaltimento dei rifiuti? Il 15,8% del totale viene ancora smaltita in discarica, attestandosi a 4,6 milioni di tonnellate, in calo rispetto ai 5,2 milioni del 2022. Una percentuale che nei prossimi 14 anni dovrà essere ulteriormente ridotta al fine di garantire il raggiungimento dell’obiettivo massimo del 10% da conseguire entro il 2035. La percentuale complessiva di riciclaggio passa dal 70,7% al 75,3%, quella del recupero energetico si colloca al 9,6% (9,3% nel 2022). Nel biennio 2022-2023 si osserva un aumento della percentuale di recupero complessivo per tutte le frazioni merceologiche, ad eccezione dell’alluminio e del vetro
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in questa scheda
- La raccolta differenziata
- I dati delle regioni
- I dati dei territori
- La situazione nelle grandi città
- I dati delle province
- Italia in movimento verso la sostenibilità ambientale
- L’aumento dei rifiuti urbani
- Le percentuali di riciclaggio dei rifiuti urbani
- I dati sugli imballaggi
- Il recupero dei rifiuti da imballaggio
- Lo smaltimento
- Leggi anche
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