
Introduzione
La sabbia del deserto del Sahara tornerà a offuscare i cieli dell'Italia nelle prossime ore. Le previsioni meteo fanno riferimento all'arrivo di una grossa nube che è destinata a incrociare una massiccia perturbazione atlantica: con l'arrivo del maltempo, il mix porterà il pulviscolo su molte regioni italiane
Quello che devi sapere
Sabato e domenica le giornate più critiche
Il sito ilmeteo.it, sulla base degli ultimi aggiornamenti, evidenzia che le giornate più critiche per il mix di fenomeni saranno oggi, venerdì 21 marzo, e soprattutto le ore tra sabato 22 e domenica 23 marzo. Il week-end sarà preceduto e accompagnato da diversi fronti perturbati e le precipitazioni, anche intense, provocheranno il deposito al suolo del pulviscolo

Toscana e regioni del Nord-ovest le più colpite
È possibile elaborare una mappa 'preventiva' per valutare quali saranno le zone maggiormente interessate da questo particolare fenomeno. Riflettori puntati sulle regioni di Nord-ovest (in particolare Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria) e la Toscana, dove la pioggia potrebbe essere particolarmente intensa. L'arrivo delle nubi di sabbia produrrà anche fenomeni 'cromatici', con cieli giallognoli o rossastri in particolare al tramonto, quando la luce solare riuscirà a giocare con il pulviscolo in sospensione
Dove è atteso il picco del mix tra pulviscolo e maltempo
Il picco del mix tra pulviscolo e maltempo si verificherà soprattutto tra sabato e domenica anche a partire da Veneto,Trentino e Friuli Venezia Giulia. Al centro il fenomeno sarà persistente e si estenderà anche al Lazio e alla Sardegna. La domenica pomeriggio la concentrazione di sabba nell'atmosfera interesserà Lazio, Umbria, Abruzzo, Marche e parte del Molise per poi estendersi a tutto il Sud Italia, Sicilia compresa
Quali sono i rischi per la salute
Oltre ai disagi dovuti al pulviscolo che, in caso di pioggia, sporcherà tutto quello che sarà esposto con uno strato di colore marrone simile al fango, le polveri sahariane possono causare o aggravare problemi respiratori come asma e bronchite, anche rinite allergica e silicosi. Le categorie più a rischio sono bambini, anziani, cardiopatici e chi già soffre di malattie respiratorie. Le autorità sanitarie consigliano alle persone particolarmente a rischio di evitare il più possibile l’esposizione alla sabbia
Pro e contro delle tempeste di sabbia
Ogni anno tempeste di sabbia sahariana sollevano milioni di tonnellate di polvere che si depositano anche a migliaia di chilometri di distanza. La sabbia del Sahara è un'arma a doppio taglio: se da un lato rende il suolo più fertile grazie all'elevato contenuto di fosforo, dall'altro può influire negativamente sulla qualità dell'aria, sulla visibilità e sulla salute delle vie respiratorie. Gli esperti hanno notato un impatto negativo della sabbia del Sahara anche sul manto nevoso che protegge i ghiacciai alpini, sempre più spesso raggiunto dalle nubi di polvere sahariana. La polvere, depositandosi sulla neve, ne altera l'albedo, ovvero la capacità di riflettere la luce solare. La neve scura, infatti, assorbe più radiazione solare e di conseguenza fonde più rapidamente. Questo fenomeno contribuisce ad accelerare lo scioglimento dei ghiacciai, già minacciati dai cambiamenti climatic
Impatti sull'ambiente e sulla qualità dell'aria
Il Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) monitora e prevede la qualità dell'aria a livello globale, valutando la concentrazione e la dispersione degli inquinanti atmosferici. Grazie a questo servizio, è possibile studiare e comprendere meglio fenomeni come l'arrivo della sabbia del Sahara, per mitigarne gli impatti negativi e sfruttarne i benefici
