Balene spiaggiate in Tasmania, le operazioni di salvataggio. LE FOTO

A fronte delle perdite, però, c'è anche una buona notizia: sono almeno 50 le balene che sono state salvate, come confermato ai media da Nic Deka, responsabile del servizio di parchi e fauna della Tasmania

Le operazioni di salvataggio sono rese più difficoltose dalle condizioni atmosferiche e da quelle del mare

I soccorritori si stanno comunque spendendo con ogni mezzo per cercare di portare in salvo più esemplari possibili

Nonostante non sia semplice conoscere l'esatto motivo per cui le balene si sarebbero avvicinate alle coste della Tasmania rimanendo arenate, l'ipotesi degli esperti è che lo abbiamo fatto allo scopo di procacciarsi del cibo

Al di là delle ragioni di questo fenomeno anomalo, ciò che conta maggiormente in questi casi è un intervento tempestivo

Molto spesso, però, ciò non è possibile, alla luce della complessità della situazione e delle difficoltà oggettive delle operazioni di salvataggio

In ogni caso per fare chiarezza sulle cause di questo spiaggiamento di massa, serviranno i risultati delle autopsie sugli esemplari che non sono riusciti a sopravvivere

Anche le autopsie, comunque, non saranno semplici, considerato che si tratta di esemplari lunghi in media sei metri ciascuno

Le squadre di salvataggio sono composte da ambientalisti, volontari qualificati e dipendenti degli allevamenti ittici locali

Sono state utilizzate anche barche attrezzate con speciali imbracature per favorire il ritorno in mare aperto delle balene

Questi mammiferi marini sono relativamente comuni in Australia ed è sufficiente che le balene pilota si avvicinino eccessivamente alle coste, per fare in modo che interi branchi li seguano senza curarsi del rischio di spiaggiarsi

Quello avvenuto sulle coste della Tasmania è il più grande spiaggiamento di massa mai registrato nella regione