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Greenpeace sta mappando i fondali al largo del Brasile e ha diffuso le immagini di questo ecosistema, al largo del delta del Rio delle Amazzoni, completamente sconosciuto fino a pochi mesi fa. E minacciato da inquinamento ed estrazioni petrolifere. I ricercatori: “Dobbiamo proteggerlo”. LA FOTOGALLERY
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Un team di Greenpeace ha scattato le prime immagini sottomarine della barriera corallina amazzonica, la cui scoperta è stata resa nota solo pochi mesi fa. Un ecosistema unico nel suo genere ed esposto all'inquinamento da idrocarburi (foto Marizilda Cruppe/Greenpeace) -
La scoperta nell'aprile 2016
La barriera corallina amazzonica si estende per 9500 chilometri quadrati, tra la Guyana francese e lo stato brasiliano di Maranhão (foto Greenpeace) -
Il comunicato di Greenpeace
Gli attivisti dell’organizzazione ambientalista e un team di oceanografi sono impegnati nell’area con la nave Esperanza, per documentare lo stato di salute della barriera. Finora è stato mappato meno del 5% di questo ecosistema (foto Greenpeace) -
Lo studio: le barriere coralline, una volta danneggiate, non si riprendono più
L'area, secondo Greenpeace, sarebbe minacciata dai nuovi progetti di ricerca di idrocarburi che potrebbero essere avviati qualora il Governo brasiliano dovesse concedere le autorizzazioni richieste da compagnie come Total o Bp (foto Greenpeace) -
La minaccia
Nella regione, habitat di lamantini americani, tartarughe gialle e delfini, sono stati già scavati in passato 95 pozzi. Di questi, 27 sono stati abbandonati a causa di incidenti meccanici (foto Greenpeace) -
Allarme in Australia per lo sbiancamento della barriera corallina
Nella barriera vivono gorgonie, alghe rosse, 73 specie di pesci, aragoste, stelle marine e spugne alte fino a due metri. L'ecosistema è fondamentale anche per il benessere della comunità di pescatori Quilombola che opera nella zona costiera amazzonica (foto Greenpeace) -
L'inquinamento dei mari generato dalla plastica
Secondo gli scienziati, si tratta di un’area particolare: nessuno infatti immaginava che si potesse sviluppare un ecosistema simile in acque così torbide, non lontane dal delta del Rio delle Amazzoni (foto Greenpeace) -
Nell'Atlantico pesci "mutanti" sopravvivono all'inquinamento
“Il nostro team – afferma Nils Asp, ricercatore presso l’Università federale di Parà - vuole capire quali siano i meccanismi che regolano la vita di questo ecosistema: soprattutto vorremmo capire come funziona il processo di fotosintesi in presenza di così poca luce” (foto Greenpeace) -
Great Pacific Garbage Patch, l' "isola" di plastica