Tennis, vaccino obbligatorio agli Australian Open: Djokovic a rischio

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"Non so se giocherò, la situazione non è affatto buona. Tra due o tre settimane verrà presa una decisione definitiva", ha risposto il numero 1 del ranking Atp

Non ci saranno deroghe alle regole di vaccinazione contro il Coronavirus per gli atleti che prenderanno parte agli Australian Open di gennaio a Melbourne. Questa la decisione di Dan Andrews, premier dello Stato di Victoria, dove si disputerà il famoso torneo di tennis. Questo mette in dubbio la partecipazione del campione in carica Novak Djokovic, che ha pubblicamente espresso opposizione ai vaccini e si è rifiutato di dire se sia vaccinato o meno contro il Covid-19

"Al virus non interessa quanti Slam hai vinto"

"Non credo che un tennista non vaccinato otterrà un visto per entrare in questo Paese", ha detto Andrews. "Al virus non importa quale sia la tua classifica tennistica o quanti Slam hai vinto", ha aggiunto. "E se ottenessero un visto, probabilmente dovrebbero essere messi in quarantena per un paio di settimane, quando nessun altro giocatore dovrebbe farlo". Andrews ha poi rincarato la dose, affermando che chiunque vorrà partecipare al Gran Premio d'Australia di Formula 1 dovrà essere vaccinato. "Il Gran Premio è ad aprile, non credo che ci sarà folla di persone a cui non sarà ancora stata somministrata una doppia dose", ha concluso. Djokovic ha vinto tre Australian Open consecutivi e vorrebbe aggiudicarsi il suo 21/o Slam da record a Melbourne, ma le difficoltà non mancano.

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La risposta di Nole

"La verità è che non so se giocherò, la situazione non è affatto buona. Tra due o tre settimane verrà presa una decisione definitiva". Il campione serbo, al quotidiano Blic, ha parlato dei suoi dubbi riguardo alla partecipazione agli Australian Open, ricordando anche l'esperienza dello scorso anno. Infatti nel 2021 i tennisti furono obbligati a restare in stanza per diversi giorni prima del torneo per poi ritrovarsi in campo. "Una situazione difficile, non so quanti viaggeranno a Melbourne questa volta". Ai media serbi Djokovic ha anche apertamente dichiarato di non voler dare informazioni personali: "I media speculano e questo mi ha infastidito molto. Non partecipo alla 'guerra, non solo dello sport, per distinguere tra vaccinati e non vaccinati. E non ho intenzione di dire se lo sono o meno. Siamo arrivati a discriminare le persone, se decidono in autonomia in un senso o nell'altro". A settembre il numero 1 del ranking era stato battuto nella finale degli Us Open da Medvedev.

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