Covid, monitoraggio Iss: intensive giù al 4,2%. In calo l’indice Rt

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Lo ha segnalato il consueto monitoraggio settimanale coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dal Ministero della Salute sull'andamento del Covid nel nostro Paese. L'indice di trasmissibilità Rt è risultato in discesa, pari a 1 rispetto al valore di 1,15 della settimana scorsa e in calo è stata segnalata anche l'incidenza dei casi ogni 100mila abitanti, passata da 776 ai 717 degli ultimi sette giorni

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Il tasso di occupazione presso le terapie intensive, in Italia, relativo ai pazienti Covid è sceso questa settimana al 4,2%, come emerso dalla rilevazione del Ministero della Salute al 14 aprile, rispetto al 4,7% della scorsa settimana. Il tasso di occupazione presso le aree mediche, sempre a livello nazionale, è salito invece al 15,6% rispetto al 15,5% di sette giorni fa. Lo ha evidenziato il consueto monitoraggio settimanale coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dal Ministero della Salute sull'andamento del Covid-19 nel nostro Paese.

Rt scende a 1 da 1,15 e incidenza a 717 da 776

Tra i dati segnalati dal monitoraggio, quello che riguarda l'indice di trasmissibilità Rt che questa settimana è risultato in discesa, pari a 1 rispetto al valore di 1,15 della settimana scorsa. In calo anche l'incidenza dei casi di Covid-19 ogni 100mila abitanti, visto che si è passati dai 776 ai 717 degli ultimi sette giorni. Una sola Regione, l'Abruzzo, questa settimana ha superato il valore di incidenza di 1000 casi di Covid-19 per 100mila abitanti rispetto al valore medio nazionale di 717: l'incidenza è risultata, infatti, pari a 1014,6. Le incidenze più elevate, dopo l'Abruzzo, si sono registrate in Umbria (920,2) e Veneto (896,4). L'incidenza più bassa è stata rilevata, invece, in Valle d'Aosta, pari a 469,8.

Diminuisce il tracciamento casi, aumenta attraverso i sintomi

L’Iss, poi, ha segnalato come la percentuale dei casi di Covid-19 rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti risulti in lieve diminuzione, pari al 12% rispetto al 13% della scorsa settimana. È risultata in aumento, invece, la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi, pari al 41% rispetto al 38% di sette giorni prima, mentre è diminuita, seppur di poco, la percentuale dei casi diagnosticati attraverso l’attività di screening: 47% contro il 48%.

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