Creato vaccino contro il colesterolo, in corso i test sui pazienti

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Ricerca in laboratorio, foto d'archivio (GettyImages)
Microscopio-GettyImages

Il farmaco è stato sviluppato da una compagnia biotech austriaca. Buoni i risultati ottenuti in laboratorio su cavie. La sperimentazione sull'uomo apre le porte a un possibile strumento di prevenzione cardiovascolare

È in corso la prima sperimentazione clinica sull'uomo di un "vaccino" contro colesterolo e danni vascolari collegati, in primis il restringimento dei vasi sanguigni per il depositarsi di materiale sulle pareti dei vasi. Dopo i risultati positivi ottenuti su cavie animali, sono partiti i test su pazienti e, secondo i ricercatori, il trattamento potrebbe diventare un ottimo strumento nella prevenzione cardiovascolare. A sviluppare il vaccino è stata la compagnia biotech austriaca AFFiRis, mentre i test clinici sono iniziati nel 2015 su 72 volontari presso l'Università medica di Vienna. La sperimentazione dovrebbe concludersi entro la fine di quest'anno.

La ricerca

La sostanza ottenuta in laboratorio, si legge nello studio pubblicato sullo European Heart Journal, induce l'organismo a sviluppare anticorpi contro una molecola dannosa (l'enzima PCSK9) che ostacola la ripulitura del sangue dall'eccesso di "colesterolo cattivo", LDL. Neutralizzando l'enzima PCSK9 con gli anticorpi specifici, l'organismo "vaccinato" diventa più efficiente nel ripulire da sé i vasi sanguigni dal troppo colesterolo cattivo. Il vaccino, chiamato AT04A, testato finora su cavie, ha ridotto nei topolini del 53% il colesterolo totale, del 64% il danno ai vasi sanguigni, del 21-28% le molecole che indicano presenza di infiammazione. Ha ridotto tutti gli importanti fattori di rischio cardiovascolari.

Un vaccino non convenzionale

"È il modo in cui l'AT04A viene somministrato che lo accomuna a un vaccino", sottolinea Günther Staffler, ricercatore e chief technology officer di AFFiRis, tra gli autori dello studio. La sostanza è diversa da un vaccino tradizionale nel senso che un vaccino induce l'organismo a produrre anticorpi specifici contro batteri o proteine virali esterni, mentre l'AT04A sviluppa anticorpi contro proteine prodotte dall'organismo stesso. "Il nostro è piuttosto un approccio immunoterapeutico", aggiunge.

A cosa servirà

Il vaccino, secondo i ricercatori, potrebbe diventare una soluzione a lungo termine per tutti coloro che - per motivi ereditari o perché mangiano male - sono costretti a prendere ogni giorno dei farmaci contro il colesterolo alto, che in alcuni casi possono anche procurare effetti collaterali. Poiché l'effetto del vaccino perdura a lungo dopo la somministrazione, spiega Staffler, se i risultati saranno confermati si potrà sviluppare una terapia a lungo termine che, dopo la prima dose, necessita di una sola altra dose all'anno. Questo significherebbe un trattamento più efficace e conveniente e una maggiore aderenza alla terapia da parte dei pazienti. Tuttavia ci vorranno anni prima di stabilire sicurezza ed efficacia del trattamento sugli uomini. Tra le principali preoccupazioni il rischio che agire sull'enzima PCSK9 possa aumentare il rischio di diabete. Ad ogni modo, anche se fra alcuni anni questo vaccino dovesse essere disponibile non dovrà tramutarsi per gli esperti in una scusa per sottrarsi a esercizio fisico e dieta sana. IL DOCUMENTARIO DI SKYTG24: "Mini Size Me, la svolta di Pio"

Cos'è il colesterolo

Il colesterolo, come spiegato sul portale Epicentro dell'Istituto superiore di sanità, è una sostanza grassa necessaria al corretto funzionamento dell'organismo: partecipa alla sintesi di alcuni ormoni, della vitamina D ed è un costituente delle membrane delle cellule. Prodotto dal fegato, può essere introdotto anche con la dieta: è contenuto nei cibi ricchi di grassi animali, come carne, burro, salumi, formaggi, tuorlo d'uovo, fegato. È invece assente in frutta, verdura e cereali. Per "colesterolo cattivo" si indicano le lipoproteine LDL che trasportano il colesterolo sintetizzato dal fegato alle cellule del corpo. Quando sono presenti in quantità eccessiva queste tendono a depositarsi sulla parete delle arterie, provocandone ispessimento e indurimento progressivi. Un processo, chiamato aterosclerosi, che può portare alla formazione di placche che ostacolano il flusso sanguigno o lo bloccano del tutto. Tra i fattori di rischio ci sono la dieta, sovrappeso e obesità, mancanza di attività fisica, ma anche la concomitanza di malattie metaboliche come il diabete. Anche il fumo può danneggiare i vasi sanguigni. Il livello di colesterolo LDL tende ad aumentare con l’età, soprattutto fra le donne.

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