Scontri a Roma, aperte due inchieste. Sequestrato sito web Forza Nuova

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Avviati due fascicoli sulle violenze di sabato e convocato per il 13 ottobre il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Su richiesta della procura di Roma la polizia postale ha notificato un provvedimento di sequestro del sito internet del movimento di estrema destra. Il reato è quello di istigazione a delinquere aggravato dall'utilizzo di strumenti informatici o telematici. È stato denunciato l'agente che ha picchiato un manifestante a terra, come mostra un video diffuso in Rete

Sono due i fascicoli di indagine avviati dalla Procura di Roma in relazione agli scontri avvenuti sabato nel cuore della Capitale. I pm hanno diviso in due "livelli" l'azione di indagine: il primo riguarda i sei arrestati ritenuti promotori della rivolta, con l'irruzione nella sede della Cgil, tra cui Roberto Fiore, Giuliano Castellino di Forza Nuova, l'ex Nar Luigi Aronica, l'attivista Pamela Testa e il leader del movimento IoApro, Biagio Passaro. Per loro i magistrati contestano, al momento, i reati di istigazione a delinquere, devastazione e saccheggio. I pm nel chiedere la convalida dell'arresto valuteranno ulteriori aggravanti. Gli accertamenti sono affidati al gruppo di magistrati che si occupa dei delitti contro la Personalità dello Stato, coordinati dal procuratore Michele Prestipino. (GLI ARRESTI - DRAGHI INCONTRA LANDINI)

Intanto uno dei 12 arrestati, Calogero Russello, 52 anni, è stato scarcerato. Per lui il giudice per le direttissime del tribunale monocratico ha convalidato l'arresto e disposto il divieto di dimora a Roma. L'uomo è accusato di lesioni aggravate per avere lanciato una pala in direzione di alcuni fotografi e reporter nel corso dei tafferugli scoppiate nella zona di via del Corso. 

Oscurato il sito web di Forza Nuova

Su richiesta della procura di Roma la polizia postale ha notificato un provvedimento di sequestro del sito internet di Forza Nuova. Il reato per cui si è proceduto è quello di istigazione a delinquere aggravato dall'utilizzo di strumenti informatici o telematici.

Copasir chiama Aisi e Lamorgese

ll Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) "alla luce dei gravi incidenti verificatisi sabato scorso" ha predisposto l'audizione del direttore dell'Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi), Mario Parente. Inoltre, sempre in riferimento a quanto accaduto sabato, è stata chiesta una informativa urgente al ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese.

L'assalto al pronto soccorso

Durante i disordini era stato anche assaltato il pronto soccorso del Policlinico Umberto I, con quattro feriti. "La sala emergenze era isolata, se fosse arrivato un paziente grave, in quei minuti l'accesso sarebbe stato impedito. Mai vista una tale furia". A raccontarlo, in un'intervista al Corriere della Sera, Francesco Pugliese, direttore del Pronto Soccorso. "Avevamo questo paziente, arrivava dalla manifestazione, ma rifiutava i trattamenti, persino il tampone. Inveiva contro il personale. Dieci persone si erano radunate fuori dal pronto soccorso per lui, come fossero venuti a liberarlo. La tensione è salita quando sono diventati quaranta". E aggiunge: "Prima che arrivasse la polizia, nella zona sanitaria c'è stato l'assalto vero, con i medici, gli infermieri, le guardie che tentavano di respingere queste persone. Aggressioni, spintoni, bottigliette lanciate addosso. Hanno rotto la porta di ingresso del pronto soccorso, ci sono stati altri danni, ma soprattutto hanno costretto il personale a barricarsi dietro le porte blindate della sala gialla. Era piena di pazienti, anche loro terrorizzati. Una rabbia mai vista, in un luogo dove si curano malati, moribondi. Un pronto soccorso è come la Croce Rossa in zona di guerra: sacro, intoccabile". 

D'Amato: "Posti di polizia in ospedale"

"Chiederemo un incontro al prefetto per aumentare il livello di sicurezza negli ospedali e lì dove possibile avere anche delle postazioni fisse che nel corso del tempo sono state dismesse ma che vanno rispristinate. Bisogna elevare il livello di sicurezza, a volte la presenza di un posto di polizia è un deterrente nei confronti di chi vuole compiere atti violenti. La situazione dell'altra sera (l'attacco al PS del policlinico Umberto I) ci sarebbe stato lo stesso ovviamente dato il livello di aggressività, violenza e di follia". Lo ha detto l'assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D'Amato a 24 Mattino su Radio 24.

Landini: "Reagiamo uniti"

Inoltre, sono migliaia le persone all'assemblea generale convocata a Roma all'indomani delle aggressioni alla sede della Cgil. "Insieme a Cisl e Uil abbiamo capito che bisognava rispondere - dice Landini - è stata un'offesa alla nostra Costituzione". Allarme dal Viminale per il "salto di qualita" dimostrato dagli estremisti. La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese convoca per mercoledì il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ma è accusata da Giorgia Meloni di "pessima gestione dell'ordine pubblico", mentre Salvini chiede lumi sulla presenza di estremisti violenti, e minaccia: "Chi sbaglia, paga".

Ue condanna le violenze, no comment su ragioni della protesta 

Bruxelles condanna in generale le violenze ma "non commenta nello specifico" l'assalto dei no green-pass e dell'estrema destra alla sede della Cgil. "Nessuno può essere a favore della violenza quando si tratta di esprimere opinioni, sia sui vaccini che sull'uso del certificato, e noi respingiamo la violenza. Ma non abbiamo commenti sulle proteste negli Stati membri", così il portavoce dell'Esecutivo Ue, Eric Mamer. Rispondendo a una domanda sul green pass, ha detto che in "Ue è stato concepito per i viaggi tra Stati membri. Altri usi in contesti nazionali sono puramente di competenza nazionale".

Il Prefetto: "Attacco alla sede della Cgil è atto eversivo" 

"Alcuni appartenenti a Forza Nuova, con un gesto oltremodo proditorio, hanno deviato dal percorso intrapreso dai partecipanti per il deflusso, e dopo aver tentato ripetute azioni di forza, hanno perpetrato un vile e violento attacco, invadendo la sede della Cgil e riuscendo a forzare la barriera che le Forze di polizia avevano eretto a protezione dell'ingresso". Lo afferma in una nota il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. "L'invasione ha avuto durata limitata, con le Forze dell'ordine che successivamente riuscivano a liberare l'immobile prima che i danni si aggravassero ulteriormente, ma è stata in ogni caso sufficiente per evocare di per sé i momenti più bui della vita del nostro Paese e restituire plasticamente la carica eversiva ed antidemocratica che si annida nelle deprecabili azioni di questi delinquenti. Ci tengo in proposito ad associarmi ai sentimenti di vicinanza e solidarietà che un coro unanime ha rivolto al Sindacato, e garantisco che sarà massima la determinazione e l'impegno per far sì che a questo vile gesto seguano conseguenze esemplari". E ancora: "Non è possibile escludere che il tentativo dei membri di Forza Nuova di innalzare il livello dello scontro si ricolleghi anche ad un'azione di forte contrasto di cui nell'ultimo anno gli stessi sono stati destinatari, articolatasi sia con interventi specifici da parte delle forze di polizia nei confronti di alcuni loro leader sia per mezzo dello sgombero che abbiamo effettuato di due immobili che avevano abusivamente adibito a loro sedi. E questo tipo di attività proseguiranno senza sosta anche nell'immediato futuro, in ogni direzione possibile".

"Predisposta adeguata cornice di sicurezza"

E ancora: "Come sempre avviene in simili occasioni, abbiamo analizzato la manifestazione, preavvisata per il pomeriggio di sabato, nella consueta riunione settimanale del Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, svoltasi il venerdì antecedente. Solo nelle ultime ore prima dell'evento, man mano che diverse migliaia di persone giungevano da tutta Italia nella Capitale, è stato possibile rilevare un livello della partecipazione non solo quantitativamente molto elevato ma pure caratterizzato dalla variegata composizione dell'adesione alla manifestazione, verso la quale andavano confluendo da persone comuni a gruppi organizzati di facinorosi". Infine: "Le Forze dell'ordine - prosegue il prefetto - hanno in ogni caso predisposto un'adeguata cornice di sicurezza per fronteggiare anche le frange più radicali della protesta, coniugando sempre meritoriamente la risolutezza degli interventi con la doverosa constatazione che la maggior parte dei manifestanti, al di là del merito dell'iniziativa, esprimeva in maniera non violenta il proprio dissenso: l'uso della forza, difatti, è qualcosa che deve essere sempre ponderato con equilibrio, soprattutto quando si fronteggiano gruppi indistinti di persone". 

Denunciato l'agente che ha picchiato un manifestante

E' stato identificato l'agente di polizia che, in un video diffuso nelle scorse ore, era stato immortalato mentre picchiava un manifestante a terra, durante le manifestazioni di sabato scorso. L'agente si è presentato spontaneamente questa mattina in Questura. Altre immagini lo immortalano tra i manifestanti a Piazzale Flaminio. Sarà l'autorità giudiziaria a valutare ora l'operato del poliziotto.

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