
Donbass, la "strategia della fame" della Russia per piegare esercito e civili ucraini
La seconda fase del conflitto vede Mosca accerchiare le zone sud-orientali dell'Ucraina per prenderne il controllo. Bombe su depositi alimentari e stop ai rifornimenti energetici: le mosse del Cremlino per costringere la popolazione e i militari alla resa

A quasi due mesi dall’inizio della guerra in Ucraina, gli sforzi delle truppe russe puntano a "prendere il pieno controllo del Donbass e dell'Ucraina meridionale". Se ne parlava da tempo, a confermarlo è il comandante ad interim del distretto militare centrale russo, Rustam Minnekayev. L’obiettivo è ottenere “l’apertura di un corridoio terrestre verso la Crimea”, la penisola sul Mar Nero annessa unilateralmente da Mosca nel 2014
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Conquistando il Donbass, Putin avrebbe il potere su tutta la zona sud-orientale dell'Ucraina, ricca di materie prime e strategica per la sua posizione sul mare. Dalla città distrutta e ormai quasi deserta di Mariupol, uno dei centri più importanti della zona, arrivano testimonianze che parlano di civili “senza acqua e senza cibo”, come racconta il direttore generale della Croce Rossa ucraina Maksym Dontsenko
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I militari russi starebbero colpendo la rete energetica intorno a Mariupol per mantenere “gli ucraini in una situazione di paura costante” e portarli così alla resa
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Dontsenko, nato nella cittadina di Okhtyrka (regione di Dumy), racconta che la strategia di tagliare i rifornimenti indispensabili per la sopravvivenza a civili ed esercito sta andando avanti da tempo. È successo anche in altre zone del Paese, come appunto Okhtyrka, dove i russi “hanno bombardato anche i depositi di alimenti”
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Intanto la città di Mariupol sarebbe ufficialmente caduta in mano alle forze di Mosca, come annunciato dal ministro della Difesa russo Serghei Shoigu in un incontro trasmesso in televisione con il presidente russo Vladimir Putin
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La città è “liberata”, ha detto Shoigu. L’unica zona che ancora resiste è l’acciaieria Azovstal, occupata da centinaia tra civili e militari ucraini e accerchiata dalle forze di Mosca. Il piano del Cremlino è far sì che il sito di Azovstal rimanga circondato in modo che “non possa passare una mosca”, come chiesto da Putin (in foto, fosse comuni a Mariupol)
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Il piano di Putin sarebbe ancora una volta quello di lasciare gli occupanti dell’acciaieria senza rifornimenti, finché saranno costretti a deporre le armi

La situazione non è diversa in altre parti del Paese. Oleg Synegubov, capo della Regione di Kharkiv – intervistato dall’Ukraina Pravda – ha raccontato come i russi starebbero lasciando “morire di fame” le persone, per poi “fare la parte dei poliziotti buoni” e offrire “una via d’uscita"

Gli fa eco Francesco Semprini, inviato de La Stampa nel Donbass, che a Sky TG24 ha confermato come anche Mykolaiv sia sempre più tagliata fuori dal resto della regione

Le forze di Mosca, racconta Semprini, stanno replicando la strategia già tenuta con Mariupol, colpendo i rifornimenti di acqua e di elettricità per sfiancare gli abitanti e costringerli alla resa