Omicidio di Trecate, l'assassino confessa: "Gli ho sparato per gelosia"

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

Rosario Saporito, 40 anni, ha ucciso ieri a colpi di pistola il fratello Daniele, ritenuto il responsabile della fine della sua relazione con la moglie. I carabinieri indagano ora sulla premeditazione del delitto e sulla provenienza dell’arma 

È stato interrogato a lungo ieri sera Rosario Saporito, il 40enne che nel primo pomeriggio di sabato a Trecate (Novara) ha ucciso a colpi di pistola il fratello Daniele, 36 anni, dandosi alla fuga prima di costituirsi alcune ore più tardi. L’uomo ha confermato ai carabinieri di Novara e al pm Silvia Baglivo che il movente del delitto è stata la gelosia che nutriva nei confronti del fratello - da poco rientrato dalla Sardegna dove viveva -, ritenuto il responsabile della fine della sua relazione con la moglie. Una vera propria ossessione quella del 40enne, alla quale Daniele voleva porre fine chiarendo una volta per tutte le cose ma il confronto è terminato nel sangue.

Le indagini sulla provenienza della pistola

Gli investigatori hanno spiegato che durante la fuga c’era il timore che Saporito potesse dirigersi proprio verso l’abitazione dell’ex moglie."C'era il rischio che, dopo aver ucciso il fratello, volesse prendersela con lei”, hanno riferito. Il 40enne ha poi dichiarato che la sua intenzione iniziale era quella di togliersi la vita, ma non ha avuto il coraggio di puntarsi l’arma addosso e ha quindi deciso di premere il grilletto contro il fratello.
I carabinieri stanno ora indagando sulla premeditazione del delitto e vogliono chiarire da dove provenisse la pistola, una 9x21 Parabellum modificata, senza matricola. L’arma è stata inviata ai Ris di Parma perché venga analizzata.

Il delitto

L’omicidio è avvenuto ieri intorno all’ora di pranzo in un appartamento di via Plinio, a Trecate, nel quale i due vivevano insieme alla madre e alla sorella minore. Dopo aver ucciso il fratello, Rosario Saporito è scappato con l’arma del delitto a bordo della sua auto. Per tutto il pomeriggio, le forze dell’ordine hanno portato avanti imponenti ricerche, estese anche alla Lombardia, alle quali hanno preso parte l’unità cinofila e alcuni elicotteri. La fuga dell’uomo è terminata nel tardo pomeriggio quando, forse consigliato da un avvocato, ha deciso di arrendersi e di consegnarsi ai carabinieri. Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti i sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 36enne.

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