Un aiuto concreto nella lotta contro la disinformazione su Facebook potrebbe arrivare dall’Italia, più precisamente dall’Università Ca' Foscari di Venezia, dove alcuni ricercatori hanno messo a punto un algoritmo in grado di individuare in poche ore le possibili fake news relative a un tema e quindi prevenirne la diffusione. Descritto su Acm Transactions on the Web, il procedimento di calcolo è in grado di individuare nel 77% dei casi gli argomenti più dibattuti e potenzialmente polarizzanti, mettendo in guardia sul rischio di notizie false a riguardo.
Bufale compaiono in meno di 24 ore
I ricercatori, coordinati da Walter Quattrociocchi, hanno monitorato l’attività di 75 pagine Facebook italiane, delle quali 58 appartenevano a testate giornalistiche e le restanti 17 a siti specializzati nella diffusione di fake news, per un totale di quasi 400mila post e decine di migliaia di like, commenti e condivisioni. Grazie a questa mole di dati, gli studiosi sono hanno creato un metodo capace di segnalare i temi che potrebbero essere maggiormente a rischio mistificazione. Gli esperti spiegano che tra la pubblicazione di una notizia verificata sulle pagine social dei giornali e l'uscita delle prime controparti false trascorrono tra le 3 e le 21 ore. Intervenendo in questo lasso di tempo, l’algoritmo è quindi in grado di lanciare un campanello d’allarme riguardo la probabile e imminente comparsa di fake news.
Tenere conto del rischio
"Per chi vuole smorzare i toni evitando di alimentare la polarizzazione su Facebook - spiega Fabiana Zollo, coautrice della ricerca - c'è poco tempo per agire. Il nostro metodo si è rivelato in grado di intercettare gli argomenti suscettibili di disinformazione con un'accuratezza del 77%. Conoscendo gli obiettivi - conclude la ricercatrice -, i comunicatori potrebbero giocare d'anticipo e informare meglio, tenendo conto del rischio elevato".
I ricercatori spiegano inoltre che, in mancanza di adeguate strategie comunicative, non resta che ricorrere al debunking, ossia smantellare ogni passaggio delle notizie false, una pratica che finora si è dimostrata inefficace in quanto aumenta il rischio di innescare una nuova ondata di fake news.