Assistenti vocali, ex capo di Siri: “Lontani da capire davvero l’uomo”
TecnologiaSecondo Bill Stasior, alla Apple dal 2012 a maggio 2019, ci vogliono ancora anni di lavoro prima che il dialogo tra uomo e software sia identico a quello tra due persone
Dal palco della Worldwide Developers Conference, Apple ha annunciato che grazie a iOS 13 Siri avrà una voce più naturale e più simile a quella di una persona reale. Poche settimane prima, Google aveva reso noto di essere a lavoro per rendere il proprio assistente virtuale dieci volte più veloce, mentre Amazon ha da poco lanciato una nuova e più potente versione di Alexa compatibile con Echo Show. Tuttavia, secondo l’ex capo di Siri, Bill Stasior, questi software sono ancora molto lontani dal riuscire a comprendere realmente ciò che un utente dice e davanti ci sono ancora almeno cinque anni di lavoro prima di riuscire a rendere il dialogo tra uomo e macchina identico a quello tra due persone.
Recepiscono solo parole chiave, non lo stato d’animo
Nonostante oggi riescano a compiere numerose azioni, Stasior sostiene che gli assistenti vocali non sono ancora in grado di comprendere davvero l’uomo, in quanto programmati solo per recepire le parole chiave. "Penso che tutti imparino quali comandi funzionano e quali comandi non funzionano con gli assistenti virtuali”, ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Business Insider. L’ex manager Apple, a Cupertino dal 2012 a maggio 2019, spiega inoltre che i software peccano di uno degli aspetti fondamentali che regolano il dialogo tra due persone, ossia la comprensione attraverso il tone della voce dello stato d’animo dell’interlocutore, così come fanno difficoltà a riconoscere le voci di persone terze. Su questo punto, però, Stasior sottolinea che sviluppare simili algoritmi è molto complesso perché pure alle persone capita di confondere le voci. “Forse un giorno ci riusciranno meglio dell’uomo - ha concluso - ma per il momento risulta molto difficile”.
Il boom degli smart speaker
In ogni caso, gli assistenti vocali stanno diventando sempre più parte della quotidianità di milioni di persone, che si rivolgono ad essi per compiere azioni di vario genere, dalle previsioni del tempo alla lettura delle ultime news, dalla prenotazione di un tavolo al ristorante all’elenco degli appuntamenti della settimana. La loro diffusione è merito anche dell’espansione del mercato degli smart speaker, le cui vendite nel 2018 sono incrementate del 95%. Una crescita esponenziale, che è destinata a protrarsi anche nel 2019, quando, secondo gli analisti, faranno il loro ingresso in oltre 200 milioni di case in tutto il mondo.