Sarà disponibile al prezzo di 407 dollari. Dovrà competere con diversi smart speaker molto più economici del prodotto del colosso di Cupertino
L’HomePod, lo smart speaker di casa Apple, sarà disponibile in Cina nei primi mesi del 2019.
La sfida con i concorrenti Google e Amazon ha preso il via il 9 febbraio 2018, giorno in cui l’assistente digitale intelligente è stato distribuito ai primi utenti australiani che lo avevano preordinato dal 26 gennaio.
Attualmente per i clienti cinesi non è ancora possibile preordinare il device, Apple ha però rilasciato una nuova pagina che descrive il prodotto.
HomePod, lo smart speaker di Apple in Cina
Stando a quanto riporta Techcrunch, il prezzo di HomePod per gli utenti cinesi sarebbe maggiorato del 17% rispetto al costo negli stati uniti. Negli USA è possibile acquistare lo smart speaker al prezzo di 349 dollari, 58 dollari in meno rispetto a quelli richiesti in Cina (2.799 RMB, circa 407 dollari).
Nello stato asiatico l’assistente intelligente di Apple dovrà competere con diversi smart speaker molto più economici del prodotto del colosso di Cupertino, quali Tmall Genie, Tingting e Baidu's Xiaodu, acquistabili con una spesa esigua di circa 15 dollari.
Apple, però, vanta nel paese di un’ampia cerchia di appassionati: nel secondo trimestre del 2018 la sua quota di mercato era pari al 11,9%.
Lancio sul mercato
L’HomePod, disponibile da giugno in Francia, Germania e Canada e da ottobre 2018 in Messico e Spagna, è stato lanciato nel mese di febbraio in Australia, Stati Uniti, Regno Unito.
Inizialmente l’uscita dello smart speaker di Apple era programmata per dicembre 2017. L’azienda di Cupertino ha però dovuto ritardare il lancio del dispositivo sul mercato, spostandolo a febbraio dell’anno successivo.
Un ritardo che ha escluso l’HomePod dallo shopping natalizio del 2018.
"Non vediamo l'ora che le persone provino il nostro HomePod, l'innovativo speaker senza fili di Apple, ma abbiamo bisogno ancora di un po' di tempo, prima che sia pronto per i nostri clienti", aveva dichiarato il portavoce dell'azienda Trudy Muller, eludendo i motivi tecnici del rinvio del lancio.