TikTok ha firmato l'accordo per vendere l'attività negli Usa

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Secondo quanto emerso, ByteDance ha firmato un accordo per vendere la propria entità statunitense ad una joint venture controllata da investitori americani. L'accordo metterebbe così fine ad una disputa durata diversi anni per costringere la casa madre cinese di TikTok  a cedere le operazioni statunitensi a proprietari nazionali, con l'obiettivo di attenuare le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale

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ByteDance, l'azienda proprietaria di TikTok, ha firmato un accordo per vendere la propria entità statunitense ad una joint venture controllata da investitori americani. E' emerso dall'analisi di un documento interno visionato da Axios. L'accordo metterebbe così fine ad una disputa durata diversi anni per costringere la casa madre cinese di TikTok  a cedere le operazioni statunitensi a proprietari nazionali, con l'obiettivo di attenuare le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale. La chiusura dell'operazione dovrebbe essere prevista per il 22 gennaio prossimo. 

L'accordo

Secondo quanto emerso l'intesa prevede la creazione di una nuova joint venture alla quale verrà trasferito il controllo operativo dell'applicazione negli Stati Uniti, dove vanta oltre 170 milioni di utenti. Nella nuova società ByteDance manterrà una partecipazione del 19,9% mentre Oracle, Silver Lake e l'emiratina MGX deterranno ciascuna il 15%, e il resto sarà controllato da partner degli attuali investitori di ByteDance. La Casa Bianca ha comunicato che Oracle dovrebbe monitorare l'algoritmo di raccomandazione di TikTok come parte dell'accordo.

La saga tra gli Usa e TikTok

Nella lunga ed articolata saga che riguarda la celebre applicazione social, la Casa Bianca e il governo cinese avevano raggiunto a settembre un accordo di principio per vendere le operazioni statunitensi della stessa app ad una joint venture controllata da un gruppo di investitori americani guidato da Andreessen Horowitz, Silver Lake e Oracle. Donald Trump aveva firmato, per la prima volta, un ordine esecutivo nel 2020 chiedendo proprio a ByteDance di vendere le operazioni statunitensi. Nel 2024, poi, il Congresso aveva approvato una legge con l'obiettivo di imporre il divieto dell'app qualora la vendita non fosse avvenuta. A gennaio, poi, la Corte Suprema ha confermato quella stessa legge. Il presidente americano ne ha ripetutamente rinviato l'applicazione tramite una serie di ordini esecutivi, mentre la sua amministrazione cercava di negoziare una vendita. 

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